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Autore Rosa Maiuccaro :: 24 Luglio 2014

Presentato al Giffoni Film Festival "Step Up All In", quinto capitolo della dance series più amata d’America, rappresentata dal protagonista Ryan Guzman, l’ex-ballerina di Amici Lorella Boccia e il rapper Guè Pequeno in veste di doppiatore

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L’ultima star internazionale del Giffoni Film Festival non ha deluso le aspettative. Ryan Guzman, lo Sean di Step Up Revolution, ha presentato in anteprima nazionale l’ultimo episodio della serie dance più apprezzata del nuovo millennio, Step Up All In. La pellicola uscirà nelle sale italiane il 20 agosto distribuito da M2 Pictures. Gli spettatori, catturati dalle coreografie mozzafiato e dai buoni sentimenti che hanno sempre caratterizzato la serie, hanno acclamato Guzman e gli altri due rappresentati della pellicola: l’ex-ballerina di Amici di Maria de Filippi, Lorella Boccia, che ha ottenuto una piccola parte nel film, e il rapper Guè Pequeno, alla sua prima esperienza da doppiatore. Tutte le attenzioni sono state ovviamente rivolte a lui, Ryan Guzman, che oltre ad un fisico invidiabile si è dimostrato cordiale e generoso con le numerose fan a caccia di autografi e selfie. “Spero che Step Up possa stimola la creatività artistica dei più giovani”. Prima di imparare a ballare, l’attore si è dedicato per circa 8 anni alle arti marziali. “Questo mi ha aiutato di sicuro rendendomi più facile il compito di imparare a ballare. È avvenuto tutto molto velocemente. La condizione fisica mi ha consentito di ballare anche con un ginocchio infortunato”.   

Per Guzman le soddisfazioni non finiscono qui. L’attore di origini messicane ha appena terminato le riprese del film The Boy Next Door (Il ragazzo della porta accanto) che lo vedrà protagonista al fianco di Jennifer Lopez. “Quel film è stata un’esperienza meravigliosa. Il personaggio che interpreto è completamente diverso da ciò che ho fatto in precedenza. Jennifer Lopez e il regista Rob Cohen sono stati incredibili. Nel film mi innamorerò perdutamente di lei, ne vedrete delle belle”. Guzman è stato recentemente protagonista di alcuni episodi della serie Pretty Little Liars e si vocifera che possa ritornare a far parte del cast anche la prossima stagione. “Sono rumours che ho sentito anche io, ma non sono sicuro di tornare. Ovviamente sarei contento di tornare a fare quella serie così come di entrare nel cast di molte altre. Sono stato felice di aver parte di quella serie e mi sono trovato benissimo con il resto del cast. Il set televisivo è completamente diverso da quello cinematografico perché i ritmi sono molto più concitati”.  

Compare solamente in qualche breve scena del film l’ex-ballerina di Amici di Maria de Filippi, Lorella Boccia, per la quale Step Up ha costituito una grande fonte di soddisfazione. “Amici è stato il mio trampolino di lancio. Dopo il talent ho intrapreso anche altre strade. Entrare a far parte del cast di un film come Step Up è stata un’opportunità incredibile oltre che motivo di orgoglio”. La ballerina originaria di Torre Annunziata ha avuto la possibilità di confrontarsi con professionisti di grande talento. “Anche in Italia però ci sono dei ballerini e dei coreografi bravissimi. Tutto il cast del film è eccezionale e c’è un perfetto equilibrio tra la rievocazione dei musical del passato e la sperimentazione dei nuovi”.

Il leader del gruppo rap Guè Pequeno si è invece cimentato per la prima volta nel doppiaggio, prestando la voce all’antagonista di Sean, Jasper. “Mi è stato chiesto tra la fine di una tournee e l’inizio di un’altra”, ha raccontato. “Ho accettato perché credo che il pubblico che mi segue possa apprezzare il film. Non so ballare ma apprezzo tutte le discipline artistiche oltre al mio rap”.  Guè ha inoltre indirizzato un messaggio ben preciso ai ragazzi del Giffoni: “Sono nato con un occhio mezzo chiuso e per questo mi hanno chiamo Guè che viene da guercio. Con il tempo la mia diversità è diventata la mia particolarità. Spero che la mia esperienza possa essere da esempio per loro”. In Italia il rap è un genere che non ha ancora acquisito autorevolezza. “Sì, è vero, nel nostro paese il rap è considerato ancora poco nobile. In realtà dietro la composizione dei testi c’è una grande cura. La nostra è una musica esplicita ma ciò non autorizza i media ad usarci come capro espiatorio”. Ma non chiedetegli del film: “Ho visto solo le parti che ho doppiato!”.

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