“Blood Stripes”: quando il disturbo post-traumatico diventa un horror

Il racconto del Disturbo Post-Traumatico da Stress (quello che gli anglosassoni abbreviano in DPTS) è diventato ormai un topos narrativo in molti film di guerra. In numerose pellicole infatti capita di assistere agli attacchi di panico e alla difficoltà di reinserimento tra i civili di militari di ritorno dal fronte, uno su tutti non si può citare American Sniper di Clint Eastwood.

La scorsa settimana, al Los Angeles Film Festival, c’è stato un altro titolo che ha fatto molto parlare di sé in cui si racconta proprio l’incapacità di una sergente dell’esercito americano a riabituarsi alla sua vecchia vita dopo tre missioni in Afghanistan.

Blood Stripe: così si intitola l’esordio alla regia di Remy Auberjonois, attore americano che molti ricorderanno per il suo ruolo di Dr Emerson nella serie Mad Men. La protagonista invece sarà interpretata da Kate Nowlin, già vista in Young Adult di Jason Reitman.

Nella clip che è stata pubblicata possiamo intuire come più che un film di guerra, Blood Stripe si tingerà di tinte horror, diventerà il racconto di una sopravvivenza.

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Dopo essere tornata nella piccola città del Minnesota infatti la protagonista comincia a soffrire d’ansia e di insonnia, diventa paranoica e in seguito ad una sfuriata durante la sua festa di ben tornata a casa decide di rifugiarsi in un angolo di mondo tranquillo e lontano dal caos. Non passa molto tempo prima che la donna riesca a trovare la pace in un luogo sulle rive di un lago fino a quando la sua serenità torna ad essere turbata da un nuovo pericolo.

Nel cast c’è anche René Auberjonois, padre  del regista e attore di cinema e televisione (Boston Legal, Star Trek - Deep Space Nine). Blood Stripes è prodotto da Julie Christeas e Schuyler Weiss, al momento non ci sono ancora notizie su una possibile distribuzione italiana.