Perché amiamo tanto il cinema? Una domanda che ha messo ogni cinefilo in difficoltà. Forse, però, la risposta è semplicemente dentro alcune fra le nostre scene preferite della settima arte..
Perché amiamo tanto il cinema? Una domanda a cui è impossibile rispondere, perché sarebbe un po' come chiederci perché amiamo il nostro fidanzato o la nostra fidanzata. Perché è bella / intelligente / simpatica / gentile? O, semplicemente, come direbbero molti, “perché sì”. Insomma, spiegare l'amore è sempre difficile, essendo così radicato in profondità nel tuo essere, ed è tutto fuorché razionale o comprensibile. Quindi, in cerca di una possibile motivazione, perché non lasciar direttamente rispondere alcune fra le nostre scene preferite della settima arte?
Punto 1) Amare il cinema perché quando l'abbiamo visto per la prima volta, il mondo è diventato improvvisamente in ralenti. Tutto il resto, sullo sfondo, corre ancora velocemente, ma è come se fossimo riusciti a bloccare il tempo anche solo per un istante, a farlo nostro. E negli sguardi incantati di Tony Leung Chiu-wai e Faye Wong, la nostra medesima espressione sognante ogni volta che ci troviamo davanti a delle immagini proiettate sul grande schermo.
Punto 2) Amare il cinema perché è l'esplosione di tutto. Fuochi d'artificio per la liberazione della bastiglia, musica classica che si amalgama con la dance, mentre noi, ubriachi ed euforici, danziamo senza eleganza fra immagini che deflagrano dritto nei nostri occhi, come se non ci fosse più un domani, o perlomeno un domani in cui vorremmo svegliarci fuori dall'incantesimo che solamente il cinema riesce a suscitare: che senso ha ubriacarsi quando ci pensa già il grande schermo che ti risucchia dentro senza farti uscire mai più?
Punto 3) Amare il cinema perché ogni volta che vediamo un film ci sembra di essere Kate Winslet quando Leonardo Di Caprio la porta a bordo della nave più famosa del mondo. La sensazione di gioia è la stessa: anche noi stiamo volando. E non ha nemmeno più senso ricordarsi che “Se salti tu, salto io”, perché poi capiamo di voler saltare col cinema ovunque ci voglia portare, dovesse essere fra le acque più fredde dell'oceano.
Punto 4) Amare il cinema perché è una corsa per non smettere mai di sognare. Una corsa carica di disperazione, ma anche di una toccante speranza. Correre per non fermarsi mai, per non morire, oltre l'immagine e dentro di essa, verso lo schermo ignoto che noi chiamiamo vita.
Punto 5) Amare il cinema perché ci riconcilia con l'esistenza, perché ci ha salvati dall'essere dei depressi suicidi. Perché “Sai, io guardavo quella gente sullo schermo, e comincio ad essere preso dal film capisci? E comincio a provare... Come puoi anche solo pensare di ucciderti? Insomma, non è stupido? Voglio dire, guarda tutta quella gente sullo schermo, senti, sono proprio buffi... E se anche fosse vero il peggio? E se Dio non ci fosse e tu campassi solo una volta e amen? Beh, non vuoi partecipare all'esperienza? E che diamine, è mica tutto una noia!”
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