Ritratto di Erika Favaro
Autore Erika Favaro :: 23 Ottobre 2015

Per vedere i film in modo più consapevole occorre conoscere almeno una decina di inquadrature "scolastiche" prese direttamente dalla teoria cinematografica

camera a mano per un piano ravvicinato

Alla base di ogni film ci sono loro, le inquadrature. Lo spettatore non consapevole le subisce, non ne riconosce la differenza formale che sfocia in contenuto. Lo spettatore che invece cerca qualcosa di più, che cerca di capire perché quelle immagini in particolare gli trasmettono determinate sensazioni riesce a riconoscerle, ha occhi e cervello allenati per cui sa distinguere un primissimo piano da un piano americano, ma allo stesso tempo segue la trama senza farsi distrarre dalla tecnica.

Ecco le 7 inquadrature che chiunque dovrebbe conoscere:

1. Establihing shot
L’inquadratura di ambientazione è solitamente quella con cui si aprono i film, risponde alle domande "dove?", "quando?". La sua ampiezza rende, infatti, facile riconoscere il contesto e permette allo spettatore di entrare agilmente nella narrazione.

2. Campo lunghissimo (CLL)
È un’inquadratura effettuata da una distanza considerevole, generalmente usata per impressionare. Paesaggi in cui i personaggi appaiono come piccoli ingranaggi appartenenti a un sistema più ampio e le proporzioni aiutano a capire le dimensioni.

3. Campo lungo (CL)
Il paesaggio resta fondamentale, ma la figura umana – ripresa in figura intera, dalla testa ai piedi –  acquisisce un’importanza maggiore.

4. Piano medio (PM)
Il personaggio è ripreso dalla cinta in su, questo porta la nostra attenzione sia sull'espressione del suo volto che sul suo linguaggio del corpo in senso più ampio. È l’inquadratura che risulta più naturale al nostro occhio, lo sapeva benissimo John Ford, maestro indiscusso del piano medio.

5. Primo piano
Il volto o un dettaglio sono inquadrati da vicino. È usato per mostrare le emozioni di un personaggio, le sue reazioni alla vita o per enfatizzare un’azione. Non è ben chiaro il concetto? Potete vedere La passione di Giovanna D’Arco del 1928, due ore di primi piani assicurati.

6. Primissimo piano
Quando si inquadra solamente un dettaglio il film non lascia libera interpretazione. Gli occhi di Clint Eastwood ne Il buono, il brutto e il cattivo ne sono un ottimo esempio.

[Leggi anche: Regole di composizione dell'immagine e dell'inquadratura]

7. Soggettiva
Lo spettatore vede esattamente quello che sta guardando il personaggio, ne assume il  punto di vista. I creatori dei vari Robocop, Iron Man e Terminator ne vanno pazzi.

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