Tutti si ricordano la scena di "Arancia meccanica" in cui Malcolm McDowell s'improvvisa cantante intonando "Singin' in the rain" come Gene Kelly. Quest'ultimo, però, non la prese affatto bene, in quanto Kubrick non gli pagò mai i diritti del brano
Che Stanley Kubrick sia tra i registi più geniali, visionari e perfezionisti della storia del cinema è sotto gli occhi di tutti, basti vedere un suo film qualsiasi, da 2001: Odissea nello spazio a Shining, passando per Full Metal Jacket e Eyes Wide Shut. Però, forse, pochi sanno che era anche un gran tirchione, tanto da farsi odiare da un personaggio così apparentemente mite e amabile come Gene Kelly. Infatti, Kubrick usò la canzone Singin' in the rain in una delle sequenze più memorabili di Arancia Meccanica, ma in verità non ha mai pagato i diritti del brano a Kelly, il quale lo rese celebre nel capolavoro di Stanley Donen targato 1952.
A ricordare le vicende è proprio il protagonista di A clockwork orange, Malcolm McDowell, intervistato di recente da Entertainment Weekly: “Quando venni a Hollywood, Kelly mi ignorò completamente a una festa. 3 anni fa però, la sua vedova è venuta da me, era molto dolce e mi ha detto: 'Malcolm, solo per farti sapere, Gene non era incazzato con te. Era incazzato con Stanley... perché non l'ha mai pagato'”. Prosegue l'attore: “Si, era tirchio. E ovviamente mi faceva ridere. Ovviamente non l'ha mai pagato. Secondo il suo pensiero, bastava che “Stanley Kubrick” usasse la canzone, e doveva essere sufficiente quello". In pratica, Kubrick era così megalomane che probabilmente avrebbe voluto farsi pagare lui, piuttosto che dare soldi ad altri.
A questo punto, però, sorge effettivamente un dubbio: gli eventuali diritti non dovrebbero andare ai compositori del brano Arthur Freed e Nacio Herb Brown, piuttosto che a Gene Kelly? D'accordo, è stato lui a renderlo famoso in tutto il mondo, ma non sappiamo se avesse effettivamente il potere di chiedere soldi a chiunque usasse la canzone.
[Leggi anche: I film preferiti da Stanley Kubrick]
In ogni caso, ecco dunque un altro aneddoto sul leggendario regista, che a distanza di decenni continua ad essere citato e omaggiato ovunque come uno dei maestri imprescindibili della settima arte. Dal canto suo, nel corso della sua intera carriera McDowell non è più riuscito a fare un film all'altezza di Arancia Meccanica, ma rimane a tutt'oggi un interprete richiestissimo, sopratutto dal cinema indie.
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