Ritratto di Pierre Hombrebueno
Autore Pierre Hombrebueno :: 20 Novembre 2014

Se n’è andato Mike Nichols, autore di opere acclamate come "Il laureato", "Silkwood", "Piume di struzzo", "Angels in America" e "Closer". Tra i suoi attori feticcio, Meryl Streep e Jack Nicholson. Il motivo del decesso non è stato reso noto

Mike Nichols

Il mondo del cinema subisce oggi l’ennesima dolorosa perdita: all’età di 83 anni appena compiuti ci ha lasciati il regista Mike Nichols, americano di origine ebraica, 18 film all’attivo. L’ultimo, La guerra di Charlie Wilson, è datato 2007, e del suo cinema aveva tutti i connotati e crismi. La parata di star (Tom Hanks, Julia Roberts, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams), l’acido sguardo sugli Usa, la biografia, il dramma sottopelle che si stempera in commedia graffiante e corrosiva.

Era molto amato dagli attori, Nichols, che annovera nei suoi cast nomi come Jack Nicholson, Robin Williams, Ben Kingsley, Kathy Bates, Orson Welles (!), Shirley MacLaine, Anthony Perkins e moltissimi altri. Ma si legò soprattutto all’attrice con la A maiuscola, Meryl Streep, sua musa nel serrato dramma Silkwood, nel biopic meno tragico ma di sferzante malinconia Heartburn – Affari di cuore, nella commedia drammatica Cartoline dall’inferno (autobiografia di Carrie “Principessa Leila” Fisher) e nella miniserie tv Angels in America, intensa denuncia all’America dell’Aids e alle discriminazioni contro gli omosessuali.

L'esordio nel 1966 con Chi ha paura di Virginia Woolf?, in cui ha diretto nientemeno che Richard Burton ed Elizabeth Taylor; ma a consacrarlo nell’Olimpo della storia del cinema è stata l'opera successiva, Il laureato, per cui vinse l’Oscar come Miglior Regista: con il trio Dustin Huffman/Anne Bancroft/Katharine Ross, il film è un’opera epocale ancora oggi ultracitata, specchio di una generazione, del sentimento di un paese, dell’atarassica rinuncia in partenza a un futuro opaco, con la perfetta e subito iconica Sound of Silence dei Simon & Garfunkel a fare da straziante cornice.

Negli ultimi anni decisamente poco prolifico, Nichols ci ha però regalato una vera e propria perla degli anni zero, l’infido e ipnotico Closer, con un quartetto d’attori (Jude Law, Julia Roberts, Clive Owen e un’indimenticabile e seducente Natalie Portman) che si prestano al gioco al massacro dell’amore sadico e autodistruttivo, con le canzoni di Damien Rice a puntellare gli sbalzi umorali feroci e docili dei cuori instabili. Un altro dei gioielli per cui dire grazie a un autore così importante.

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