Ritratto di Pierre Hombrebueno
Autore Pierre Hombrebueno :: 11 Luglio 2015

Ottimo materiale dai meandri di Youtube. Oggi vi mostriamo una video-intervista con protagonista Luis Buñuel, che ci spiega la nascita del suo leggendario corto "Un chien andalou", rivelando inoltre il primo film che abbia mai visto in vita sua

Un chien andalou

Ottimi video scovati nei meandri di Youtube. Quello che vi mostriamo oggi, ad esempio, riguarda uno dei cineasti più importanti della storia del cinema, il maestro del surrealismo Luis Buñuel, che nel corso della sua lunga carriera ha realizzato un infinito numero di pietre miliari, e stiamo parlando di rinomate pellicole come L'âge d'or, Viridiana, L'angelo sterminatore, Bella di giorno, Il fascino discreto della borghesia e Quell'oscuro oggetto del desiderio, senza ovviamente dimenticarsi l'indelebile opera prima Un chien andalou, imprescindibile gemma della settima arte. È proprio quest'ultima ad essere al centro del video, in cui l'autore ci svela inoltre il primo film che abbia mai visto nella sua vita.

“Il primo film che vidi fu un'animazione in sonoro e a colori. Riguardava una sorta di maiale rosa. Indossava la sciarpa di un ispettore di polizia. Era colorato a mano fotogramma per fotogramma, quindi il colore era irregolare” - svela il cineasta. E il suono? “Un fonografo dietro lo schermo. Ho fatto così anch'io per Un chien andalou. Era muto, ma ho messo un fonografo dietro lo schermo, come il primo film che avevo visto".

[Leggi anche: La storia del montaggio in 10 sequenze di cinema d'autore]

Prosegue Buñuel, focalizzandosi sul suo cortometraggio di debutto: “Durante le vacanze ho incontrato Dalì, e abbiamo pensato a Un chien andalou per via di due sogni. Lui aveva sognato di avere la mano piena di formiche, e io ho sognato un coltello che tagliava un occhio. Lui ha detto che potevamo fare un film usando quegli elementi irrazionali. Abbiamo scritto la sceneggiatura in 7 giorni, la nostra regola era di rifiutare ogni immagine che potesse avere un significato razionale, o una memoria, o una cultura (...) Durante la sua proiezione a Parigi, tenevo dei sassi dentro le tasche, così se il pubblico fischiava glieli potevo tirare addosso. Ma fu un grande successo, tutta Parigi era lì... così, ho buttato i sassi per terra”. 

Insomma, interessanti e simpatiche rivelazioni raccontate in prima persona. Come ormai sappiamo, Un chien andalou sarebbe poi diventato un film leggendario; stracitato, tra gli altri, da David Bowie (che l'ha usato come opening durante un tour), dai Simpson (nell'episodio Accordi di bifolchi), Gregg Araki (in Kaboom si notano ben due sequenze tratte dal corto) e addirittura Elio e le storie tese (si veda il video della canzone Mio cuggino). 

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