"Girate in digitale", "Sappiate fare a meno di una crew" e "Fanculo lo Star System". Queste sono alcune delle regole per i registi indipendenti stilate da Khavn De La Cruz, cineasta filippino le cui opere sono state invitate a Berlino e Rotterdam
Che il digitale sia stata la rivoluzione più importante del cinema odierno è ormai un fatto appurato che non ha bisogno di ulteriori argomentazioni. Tra le cinematografie che più di ogni altra ha beneficiato del cambiamento, c'è sicuramente un'intera corrente asiatica formata da registi indipendenti. Tra questi, il filippino Khavn De La Cruz, re del low budget i cui lavori sono stati invitati nei più rinomati festival internazionali, da Rotterdam a Pesaro, passando per Berlino e Tokyo. Sempre attivo e militante, l'anno scorso il cineasta ha compilato il suo Decalogo del Cinema Digitale, regalando preziosi consigli a coloro che vogliano intraprendere questo mestiere. Diamogli un'occhiata:
I. Il lato economico: un minuto di celluloide costa circa 1500 pesos (30 euro, ndr.), mentre un minuto di digitale costa solo 2 pesos (0,04 euro). Fate i vostri conti. Una galassia di differenza.
II. L'unica maniera per fare un film è girarlo. Girarlo quando puoi. Non rinviare. Se riesci a finire tutto in un giorno, perché non farlo? La pigrizia è nemica della musa. Ora il cineasta ombra non ha più scusanti.
III. La vostra camera digitale non vi trasformerà immediatamente in Von Trier, Figgis o Soderbergh. Il vostro approccio con la creazione dovrebbe essere amatoriale: mezzo serio, dilettevole, leggero, non pesante. Non esistono errori. L'importante è imparare.
IV. Utilizzate tutte le vostre risorse. Se avete delle capacità nel comporre, fate la vostra colonna sonora. Se avete abilità nella scrittura, scrivete la vostra sceneggiatura. Se avete soldi, investite in strumentazioni. Se non avete nulla delle cose elencate sopra, assicuratevi di avere dei buoni amici.
V. Minimizzate budget, cast, crew, location e agenda. La luce artificiale non è necessaria. La storia regna. Tutto il resto seguirà.
VI. Lavorate con ciò che avete. Tirate fuori il tuttofare che è in voi. Non siete una major. Accettate la vostra condizione attuale. Iniziate da lì.
VII. Dimenticate le celebrità. Fanculo lo star system. Lavorate solo con chi intende lavorare con voi, e con chi è veramente preso dal progetto. Evitate chi ha delle agende nascoste. Usate una macchina della verità se necessaria.
[Leggi anche: Andare in una scuola di cinema è necessario? La risposta di alcuni registi indie americani]
VIII. Lavorate con persone umili, pazienti, passionali e creative. Ignorate le persone opposte.
IX. Se siete da soli, non preoccupatevi. Con il cinema digitale la crew è diventata facoltativa, piuttosto che obbligatoria. Fare un film da soli è ora possibile. Il passato è morto. Chi non si adatta al cambiamento morirà.
X. Prima create, dopo criticate.
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