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Autore Luca Carbonaro :: 16 Ottobre 2016

Nel corso del Lumière Festival, Nicolas Seydoux ha parlato della situazione dei film restaurati e della necessità di istruire la nuova generazione a riguardo

Lumière Festival

Il mercato globale delle pellicole classiche restaurate è in forte crescita ma devono essere attuati degli accorgimenti per evitare che una larga porzione di queste vada totalmente perduta. A spiegare questo forte problema è stato il presidente generale di Gaumont, Nicolas Seydoux, nel corso di un suo intervento al Lumière Festival, svoltosi a Lione.

Queste le sue dichiarazioni: "Riteniamo che il 90% dei film realizzati prima del 1914 possa andar perso negli Stati Uniti. In Francia non abbiamo dei numeri precisi ma la possibilità di ricrearli digitalmente ci fornisce un po' di speranza. Circa un quarto dell'eredità cinematografica americana è preservato al di fuori degli Stati Uniti".

Seydoux ha poi spiegato che in Francia il mercato principale per la distribuzione dei film restaurati è la televisione ma c'è richiesta anche da parte dei cinema stessi. A riguardo ha comentato anche Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, il quale ha discusso delle grandi potenzialità offerte dalle tecnologie digitali.

Sebbene la Rai non sia molto interessata alla pubblicazione dei classici, la Cineteca distribuisce 10 film vintage all'anno, generando incassi formidabili provenienti da 10.000 biglietti venduti ed i più apprezzati sono gli spaghetti western del maestro Sergio Leone. Un segnale lampante che dimostra il forte interesso del pubblico verso la storia del cinema.

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