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Autore Luca Carbonaro :: 29 Novembre 2016

Brian De Palma è considerato uno dei registi più importanti di Hollywood ma, al tempo stesso, uno dei più sottovalutati. Ecco una lista di 10 ragioni che ne analizzano le motivazioni

Brian De Palma

Brian Russell De Palma, uno dei registi americani più controversi nella storia del cinema, rimane, ancora oggi, una delle figure più sottovalutate nonostante operi nel settore dal 1960 e rientra in quel gruppo di autori influenti della Nuova Hollywood. Nel corso di una carriera durata cinquant'anni, il regista ha sempre dimostrato di essere un "architetto" del cinema, seppur tra non poche controversie e discussioni. Ecco una lista di 10 ragioni secondo cui Brian De Palma possa considerarsi uno dei registi più sottovalutati di sempre:

10) Brian De Palma solidifica la teoria dell'autore
De Palma ha sempre realizzato pellicole introspettive, recalcitranti e visibilmente stilose, dimostrando una perseveranza unica. Il regista esamina, e al tempo stesso distrugge, le sue ossessioni all'interno delle produzioni, in maniera virtuosa a tal punto da abbandonare i suoi stessi principi. Il pubblico, molto spesso, non riesce a distinguere il buono dall'antieroe, trovandosi investito in un conflitto morale. Allo stesso modo, possiamo dire, operavano Godard, Hitchock e Kubrick con le loro pellicole che hanno sempre destato scandalo.

9) Il regista è un maestro di generi differenti
La lunga filmografia di De Palma spazia di genere in genere, arrivando a trascendere il cinema. Un film western come Gli Intoccabili, ad esempio, è completamente differente da un thriller di spionaggio come Mission Impossibile o una pellicola horror come Carrie, sono frutto della grande poliedricità del regista che non ha mai avuto paura di rischiare ed essere creativo.

8) De Palma non ha paura di prendere rischi nelle sue pellicole
Il regista è stato, per molti anni, al centro di numerose controversie: le accuse di misoginia per film come Carrie, Dressed to Kill, Body Double, la glorificazione della violenza in Scarface e Gli Intoccabili, le polemiche anti-americane nei film di guerra Redacted e Casualties of War. De Palma non ha sempre ottenuto successi strepitosi al box office ma almeno ha realizzato pellicole secondo i suoi termini, senza imposizioni. La scrittrice Julie Salamon, nel suo best seller The devil's candy, ha spiegato come il regista non abbia mai avuto paura di affrontare, a muso duro, i giornalisti e le personalità che lo attaccavano, rispondendo sempre in maniera convincente ed articolata.

7) Ha introdotto e reso celebri attori semi sconosciuti
Si può dire di tutto sul suo conto ma non che non abbia contribuito alla fama di numerosi attori: Robert De Niro recitava solo in commedie, Sissy Spacek è diventata una vera e propria star grazie a Carrie, John Travolta appariva soltanto in TV, e così via. De Palma ha anche aiutato a risollevare la carriera di attori noti, ma poi caduti nell'oscurità, come Al Pacino con la sua performance in Scarface, e Sean Connery ne Gli Intoccabili. Il regista, inoltre, consigliò allo sceneggiatore Paul Schrader di assumere Martin Scorsese per dirigere Taxi Driver e non lui. Molte delle frasi recitate nelle sue pellicole, infine, sono ormai entrate a far parte del vocabolario della cultura popolare.

6) Non ha paura di creare un tipo di cinema "diverso" dal comune
Nelle fasi iniziali della sua carriera, De Palma era un regista molto investito nelle tematiche politiche, con un'ossessione per il cinema narrativo radicale. Pellicole come Greetings e Hi, Mom!, confrontavano una cultura che oggettificava le donne, ridefiniva gli insulti razziali e trattava della guerra del Vietnam. Un esempio pratico è rappresentato da Redacted, film del 2007 incentrato su un gruppetto di militari statunitensi di stanza presso un checkpoint in Iraq che, una sera, violentano a turno una quindicenne e ne bruciano il corpo dopo aver ucciso lei e tutta la famiglia. Alcune delle sequenze sono state tagliate dai produttori per via della violenza eccessiva rappresentata su schermo.

5) Molte delle sue pellicole sono diventate dei cult
De Palma rientra, assieme Speilberg, Coppola, Scorsese e Lucas, in un gruppo di registi che hanno cambiato per sempre l'immaginario cinematografico. Mentre Coppola ha esplorato la tematica della mafia nella saga de Il Padrino, Scorsese la mascolinità pericolosa nelle strade di New York, Spielberg e Lucas l'esuberanza dei blockbuster che avevano appeal sul pubblico di massa, De Palma ha esplorato tematiche come il sesso, sensualità, Horror, rock e satira, creando pellicole di lieve profilo ma che, ancora oggi, sono considerate un cult dai suoi fan e dagli addetti ai lavori. Esempi lampanti sono Phantom of the Paradise, Carrie e Dressed to Kill.

4) Uno stile visivo coraggioso ed un formalismo cinematografico
De Palma non riesce a produrre film che non siano attraenti dal punto di vista meramente visivo. Opera come un perfezionista, che tiene a cuore il ruolo dello spettatore e cerca di investirlo emotivamente su tutti i fronti. Il suo stile amalgama, perfettamente, immaginazione e surrealismo, per raggiungere scopi di maestosità pragmatica. Esempi lampanti sono rappresentati dalla sequenza d'apertura di Liberty Day, la sparatoria finale tra gli uomini di Sosa e Tony Montana in Scarface, la scena dell'Union Station ne Gli Intoccabili.

3) La sua perveseranza e la sua tenacia vanno rispettate
Anche i suoi lavori più piccoli contengono momenti di sublimità e ingenuità. De Palma è il primo ad ammettere che Il falò delle vanità è stato un insuccesso, su tutti i fronti, ma ci ha comunque inserito una splendida sequenza iniziale, della durata di 5 minuti. Chi avrebbe mai potuto immaginare l'impatto culturale e sociale che Scarface avrebbe avuto vent'anno dopo ? De Palma ha sempre avuto fede nel progetto e lo ha portato a termine secondo le sue condizioni, senza scendere a compromessi.

2) Non è assolutamente una brutta copia di Hitchock
In molti hanno, ingenuamente, considerato De Palma un imitatore di Hitchock su tutti i fronti, per via dei suoi thriller. Il regista, invece, è stato ispirato da numerose figure come Buñuel, Godard, Eisenstein, Powell e sicuramente Hitchock ma senza mai copiarlo, bensì limitandosi a seguirlo. Molte delle sue pellicole hanno ripreso tematiche adorate dal celebre regista e le hanno sublimate al massimo, creando nuove forme nel cinema americano. La verità, secondo molti autori che hanno scritto libri su De Palma, è che quest'ultimo utilizzi uno stile che annoia ed aliena quel tipo di pubblico che considera il suo cinema troppo sperimentale, non capendo la sua genialità.

1) De Palma comprende cosa voglia dire essere davvero un regista
Ecco come De Palma ha risposto alle varie accuse, nel corso degli anni: "Voglio semplicemente raccontare delle storie precise, uniche e molto spesso la suspence e il terrore sono strumenti fondamentali al raggiungimento del mio scopo. Sono stato fortemente influenzato dall'espressionismo tedesco ed ho sempre cercato di imparare qualcosa di nuovo con, e attraverso il cinema. Voglio motivare il mio pubblico attraverso uno stile visivio ben preciso e penso di essere uno dei pochi registi che ancora perfezioni questo campo. Il suono e le immagini sono fondamentali per una pellicola poiché sono tutto quello che rende il cinema la settima arte. Molti registi, invece, si limitano ad utilizzare la macchina da presa come un mero strumento, non scavando alla base della forma".

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