"Black and White" di Mike Binder, è in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma, nella sezione "Alice nella città". Abbiamo incontrato il premio Oscar Kevin Costner che ha spiegato la voglia di recitare e di produrre questo film.
In occasione della presentazione di Black and White, in concorso al Festival di Roma nella sezione "Alice nella città", in una mise causal e dal taglio di capelli filo-punk, Kevin Costner ha raccontato alla stampa presente come sia arrivato a conoscere questo progetto. Innanzitutto, l’attore già conosceva Mike Binder con il quale aveva lavorato insieme in Litigi d’amore. Per lui Binder è “uno sceneggiatore prolifico” e quella di Black and White "è una grande sceneggiatura, è una grande storia con cui abbiamo avuto a che fare”. Una scrittura che ha commosso Costner, fatto che non accade spesso: “è raro riuscire a creare un’emozione in una pagina di una sceneggiatura”.
Oltre ad essere un ottimo sceneggiatore, Binder è anche un grande regista con il quale l’attore ha avuto il piacere di lavorare: “È unico. Mike ha diretto un film davvero bello. Gli Studios non hanno voluto produrre questo film, che però non poteva rimanere chiuso nel cassetto, perciò ho detto a mia moglie che dovevo produrlo io e lei mi ha appoggiato. Così è stato, perché è un film che fa emozionare. Sulla carta può sembrare artificiale, invece poi lo vedi e ti fa emozionare. La decisione di produrlo è stata anche scatenata dal fatto che non venisse considerato commerciale e questo mi irritava molto”.
La questione del "bianco e del nero", della differenza razziale, è ancora viva e fa discutere le comunità americane, tuttavia, per Costner vanno superate: "È stato soddisfacente arrivare a questo tipo di finale perché la bambina ha avuto due famiglie che le volevano bene. È stato importante dimostrare che aveva una vita piacevole grazie ad entrambe le famiglie. Purtroppo, ed è ciò che deve emergere dal film, è che spesso confondiamo il razzismo con il fatto che una certa persona può non piacerci. Ma questo non c'entra nulla con il colore della pelle”.
Ad ogni modo, l’attore ha tenuto a precisare che questo “non si aggiunge a quella lista di film a tema razziale. Una scena è decisamente significativa a tal proposito, in cui do il via ad un dibattito in cui in tribunale spiego che il colore della pelle non è il primo pensiero che per me conta, ma il secondo, il terzo e il quarto”.
L’incontro si è concluso con una domanda generale su quale sia stato il suo miglior ruolo assegnatogli fino ad ora e Kevin Costner ha sostenuto che durante la carriera ha interpretato tantissimi personaggi sempre diversi: “Non riesco a guardarmi indietro e dire quale sia il migliore. Cerco i grandi ruoli, come quello che interpreto in Black and White. Ho deciso di farlo perché è un grande ruolo! Quello che avete visto nel film è quello che di meglio io abbia fatto, perché il ruolo affidatomi mi ha emozionato”.
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