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Autore Marco Rovaris :: 19 Giugno 2014

Il documentario di Paolo Martino "Terra di transito" sarà proiettato in anteprima la sera della Giornata mondiale del Rifugiato. La storia di Rahell, migrante in fuga dalla Siria e dall'Iraq, per aprire gli occhi sulla questione attuale dei rifugiati

Terra di transito per la Giornata del Rifugiato

Il 20 giugno cade la celebrazione della Giornata mondiale del Rifugiato, evento che non può lasciare indifferente l'Italia in un periodo come questo, dove migranti si accorpano senza un destino certo sulle nostre coste. Terra di transito di Paolo Martino è proprio un documentario ad hoc per questa occasione e l'opera sarà proiettata in anteprima a Roma la sera della celebrazione presso il cinema MAXXI, alle ore 21 in punto. L'organizzazione dell'iniziativa è ad opera di Luce-Cinecittà insieme all’Associazione A Buon Diritto. Il documentario di Martino ha riscosso un grande successo all'ultimo Festival di Bari e ha addirittura vinto il Contest 014 – Il documentario in sala. 

Durante la serata sarà possibile ascoltare e partecipare ad un dibattito dove interverranno una serie di personaggi esperti in materia, come, oltre al regista, il senatore Luigi Manconi, l’attore e scrittore Moni Ovadia, Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International per la sezione Italia, e Rahell Ali Mohammad, protagonista del film. Rahell è proprio il punto di partenza nuovo da cui è nato questo lavoro: non il solito polpettone anonimo sul problema della migrazione analizzato senza capo né coda e senza prendere parte, ma un'esperienza in prima persona attraverso una prospettiva spiazzante che trasmette un'empatia notevole allo spettatore. Il giovane è infatti un rifugiato in fuga dall'Iraq e dalla Siria.

La sua esperienza non è diversa da coloro che si sono spostati - e tuttora cercano di farlo - da terre e paesi che non garantiscono né libertà né diritti per cercare un'opportunità nel Nord Europa, alla conquista di una vita dignitosa che è stata loro negata soltanto dal caso che li ha resi nativi di una più complicata situazione geografica. In fuga da guerre e disagi, spesso i migranti trovano un muro di fronte alle loro richieste e al loro desiderio legittimo di libertà. Tutto a causa del regolamento comunitario di Dublino. Terra di transito vuole essere un racconto di sensibilizzazione e, soprattutto, di verità, per stimolare una riflessione sul tema dei migranti che manca proprio in funzione di un approccio sbagliato alla questione, che ha portato le soluzioni alla deriva negli ultimi anni. 

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