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Autore Pierre Hombrebueno :: 18 Gennaio 2015

Michael Mann risponde a Harry Gregson-Williams, compositore di "Blackhat". Infatti, il musicista si è lamentato su Facebook del fatto che le sue composizioni non sarebbero state usate dalla pellicola, la quale uscirà da noi in marzo

Michael Mann

La polemica pochi giorni fa: Harry Gregson-Williams, uno dei compositori musicali di Blackhat, nuovo attesissimo film di Michael Mann, ha scritto, lamentandosi sulla sua pagina Facebook, che le musiche che ha creato per la pellicola non sono state praticamente usate, specificando che il film “non contiene quasi nulla delle mie composizioni... non sono io l'autore della musica che c'è ora nella pellicola”. Il compositore ha poi rimosso immediatamente il post dal social network, ma ormai il danno era fatto, e la controversia lanciata.

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La bibbia del cinema americano, Variety, ha dunque contattato Michael Mann in cerca di una replica, e così ha risposto il celebre regista americano: “Harry è un compositore talentuoso la cui musica necessitava di editing e remixaggio per essere idonea al soggetto molto contemporaneo e alle ambizioni della mia pellicola. Era uno dei tanti compositori che hanno contribuito alla colonna sonora, assieme ad Atticus e Leo Ross, Ryan Amon e Mike Dean. Sarebbe stato preferibile anche per me se la musica consegnata potesse essere usata così com'era”. A spalleggiare il cineasta, anche un suo collaboratore, che ha sottolineato il suo approccio con la musica: “Michael Mann è responsabile di alcuni dei più influenti usi della musica nel cinema e nella televisione: L'ultimo dei mohicani, Miami Vice, Strade Violente, Insider, Heat – La sfida, Collateral e Nemico Pubblico. Molte volte usa risorse multiple e commissiona temi individuali. Manhunter e Collateral ne sono degli esempi. Non intende cambiare questo suo metodo”.

Insomma, una diatriba non da poco, anche perché Gregson-Williams non è certamente il primo musicista uscito dal nulla, avendo già collaborato, nel corso della sua carriera, con rinomati autori del calibro di Ridley Scott (Le crociate – Kingdom of Heaven), Ben Affleck (The Town) e Antoine Fuqua (The Equalizer), senza contare i tanti cartoni animati di successo su cui ha lavorato, e pensiamo alla saga di Shrek, a Team America, Giù per il tubo e Z la formica. Troveremo il suo nome sui credits finali di Blackhat, o ha preferito farsi togliere?

[Leggi anche: Blackhat di Michael Mann: I primi commenti del pubblico]

Intanto, il film si prepara ad approdare nelle sale di tutto il mondo, dove arriverà tra questo mese e Febbraio. Ovviamente, solo in Italia ci tocca aspettare un po' di più, in quanto la pellicola non uscirà prima del 12 Marzo. Al momento, la critica non sembra convintissima, e l'opera ha già le recensioni negative di pubblicazioni come USA Today, Wall Street Journal, Washington Post, Hitfix e altri. Eppure, questo non ferma certamente di mezzo secondo la nostra attesa, in quanto continuiamo ad avere fiducia cieca in Michael Mann, per noi tra i cineasti più importanti del mondo. 

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