Celebri autori purtroppo andati in declino

Cineasti che ci hanno dato tantissimo in passato, e che ora si trovano un po' in una fase di stallo. Il primo nome che viene in mente, ovviamente, è il grande John Carpenter, forse l'autore che ha realizzato più cult in assoluto durante gli anni '80, e pensiamo a 1997: Fuga da New York, La cosa, Essi vivono, Grosso guaio a Chinatown e Fog. Poi, la lenta discesa fino all'ultimo The Ward – Il reparto: non un film brutto, ma decisamente lontano dalle meraviglie a cui il maestro ci aveva abituati. Evidentemente se n'è accorto pure lui, e infatti sembrerebbe proprio aver ormai abbandonato il cinema per darsi alla musica (la scorsa estate è passato persino in Italia per un paio di concerti). 

Che dire, poi, di Joe Dante? Sì, Burying The Ex era parecchio divertente, ma nulla in confronto ai suoi classici dei passati decenni come Piranha o Gremlins. Insomma, l'impressione è che il regista stia un po' campando della sua reputazione e del suo passato, e che abbia ormai ben poco da dire al cinema. Non a caso, negli ultimi anni il nostro ha girato solo roba per la televisione, tra cui diversi episodi di Salem e Hawaii Five-0.

Impossibile non citare anche Oliver Stone, ormai in crisi assoluta da un po' di tempo. Il regista aveva conquistato l'amore dei cinefili grazie a capolavori come Platoon e JFK – Un caso ancora aperto, ma il lento declino ha iniziato a farsi sentire dalla fine degli anni '90, e il suo ultimo film, Snowden, non è purtroppo riuscito a farci cambiare idea. 

Infine, va per forza menzionato anche Robert Zemeckis. Chiariamo: The Walk, Flight o Christmas Carol hanno diverse cose interessanti e sono persino “belli”, ma di certo, stanno comunque distanti anni luce dagli irraggiungibili capolavori che l'autore ci ha regalato precedentemente, e stiamo ovviamente parlando di Ritorno al futuro, Chi ha incastrato Roger Rabbit e Forrest Gump.