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Autore Simona Carradori :: 11 Ottobre 2016

In "The Great Wall" - ambientato in Cina - Matt Damon è l'attore protagonista, ma molti hanno considerato inappropriata la scelta di un "eroe bianco" anziché asiatico. Intervistato al New York Comic Con, Damon chiarisce la questione whitewashing

The Great Wall, Matt Damon

Dopo il debutto del primo teaser trailer di The Great Wall - il nuovo action-fantasy diretto da Zhang Yimou - si sono scatenate parecchie polemiche riguardo la scelta di Matt Damon per il ruolo dell'eroe protagonista; una decisione considerata altamente inappropriata per un film ambientato in Cina.

In molti si sono scagliati contro la produzione, in primis l'attrice Constance Wu - nota per la serie TV della ABC, Fresh Off the Boat - che ha parlato in particolare della tendenza tutta hollywoodiana di inserire in qualsiasi pellicola la tipica figura del 'bianco salvatore': "Dobbiamo smetterla di perpetuare il mito razzista secondo il quale solo un uomo bianco può salvare il mondo", ha dichiarato la Wu, accusando di whitewashing il film senza troppi giri di parole.

Tuttavia Matt Damon non è affatto d'accordo con le parole dell'attrice e di chi sostiene che esistano delle motivazioni razziste dietro alla scelta del cast, e si è sentito in dovere di spiegare il suo punto di vista - e quello della crew - durante una conferenza stampa al New York Comic Con 2016.

[Leggi anche: Anche Andy Lau con Matt Damon e Willem Dafoe in "The Great Wall" di Zhang Yimou]

Secondo l'attore - che ha dichiarato di essere rimasto piuttosto sorpreso da tali accuse - quello di The Great Wall non può essere considerato whitewashing, in quanto il ruolo che interpreta non è tradizionalmente asiatico, ma si tratta semplicemente di un personaggio bianco che aiuterà il resto del cast cinese a combattere una mostruosa creatura. Il vero problema - secondo Damon - è insito nelle scelte di marketing rese obbligatorie da un pubblico che non è abituato a vedere volti sconosciuti sul grande schermo, e quindi tende a sentirsi più rassicurato nel sentire nomi familiari, come appunto il suo. In poche parole per avere successo cinematografico in America è necessario che un film sia introdotto da un attore famoso in patria.

Constance Wu a tal proposito ha dichiarato: "Se agli attori bianchi viene perdonato un fallimento al botteghino di tanto in tanto, perché non può essere lo stesso per un attore straniero?".

La questione sembrerebbe ancora calda a giudicare dall'enorme caos mediatico generato dalle accuse di whitewashing, e probabilmente cast e crew saranno costretti a tornare sull'argomento prima della release ufficiale del film, che è stata posticipata al 17 febbraio negli States e al 23 in Italia.

Nel frattempo ecco il trailer ufficiale di The Great Wall:

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