Ritratto di Simona Carradori
Presentazione

Nata nello stesso anno in cui uscì al cinema Tetsuo di Tsukamoto, uno dei suoi film preferiti, Simona cresce in un piccolo paesino delle Marche dove si avvicina al cinema già da bambina. All'età di 10 anni salta una gita scolastica solo perchè negli stessi giorni veniva trasmesso L'Esorcista in TV. Da questo episodio nasce una passione per l'horror (specialmente asiatico, italiano e francese) che persiste ancora oggi, nonostante ormai le pellicole degne del genere si contino sulle dita di una mano. Qualche anno dopo imbattendosi nel film Che fine ha fatto Baby Jane? si avvicina al bianco e nero delle origini, che la porterà alla scoperta di Bergman e Polanski, registi che ne segnano profondamente l'adolescenza rafforzando il suo amore per la settima arte. Finiti gli studi lascia il suo paesino per iscriversi al D.A.M.S. di Bologna, dove segue un corso approfondito su Fritz Lang e gli anni d'oro del cinema italiano. Purtroppo l'esperienza universitaria sarà stroncata da cause di forza maggiore, ma un anno di frequentazione è sufficiente a spingerla verso pellicole d'autore sempre più ricercate e da tutto il mondo. Inizia a scrivere recensioni in un blog personale chiamato Anémic Cinéma (nome del celebre corto di Duchamp e Man Ray) grazie al quale viene notata dai fondatori della Sour Milk Art Gallery che la chiamano a recensire i film proiettati alle loro rassegne cinematografiche. Attualmente vive a Roma e quando non guarda film si interessa di musica, astronomia e arte contemporanea. Ha un gatto di nome Urano, ama leggere, ama i videogiochi e sogna di vedere l'aurora boreale almeno una volta nella vita.

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