Il mito del grande pittore francese Henri de Toulouse-Lautrec compie 150 anni. Personaggio costantemente evocato e riproposto al cinema, negli ultimi anni l'abbiamo visto in "Midnight in Paris" di Woody Allen e "Moulin Rouge!" di Baz Luhrmann
Il mito di Henri de Toulouse-Lautrec compie 150 anni (il grande pittore è infatti nato il 24 Novembre del 1864 in quel di Albi, piccola provincia francese), e il mondo lo omaggia ancora una volta come cantore dei bohemien per eccellenza, nonché importante testimone culturale della Parigi di fine 800. Amico di Van Gogh, Rysselberghe e Bernard, nel corso della sua carriera ha avuto modo di disegnare i manifesti pubblicitari per il mitico locale del Moulin Rouge, immortalando volti e corpi di una Montmartre inevitabilmente cinematografica, presente e attuale fino ad oggi. Sarà anche per questo che a distanza di anni, Toulouse-Lautrec rimane un personaggio amatissimo dalla settima arte, la quale continua a citarlo ed evocarlo.
Pensiamo, ad esempio, a uno dei film recenti più importanti di Woody Allen, ovvero Midnight in Paris, premiato agli Oscar come Miglior Sceneggiatura Originale. Protagonista delle vicende è Gil (Owen Wilson), il quale, girando per la mitica capitale francese, si ritrova catapultato indietro nel tempo incontrando alcuni miti come Hemingway, Picasso, e Fitzgerald. Ovviamente, fra questi rencontres speciali, non poteva mancare anche il nostro Toulouse-Lautrec, interpretato per l'occasione da Vincent Menjou Cortes.
Che dire poi del bellissimo musical romance Moulin Rouge!, pellicola di Baz Luhrmann con la coppia di amanti Ewan McGregor / Nicole Kidman sullo sfondo di una Parigi raramente così scintillante e sommersa di poetica boheme. Stavolta, a interpretare il pittore è il mitico John Leguizamo, che ha l'onore di ricordare ai protagonisti lo spirito romantico per eccellenza: “La cosa più grande che tu possa imparare, è amare e lasciarti amare”.
E ci credereste che Toulouse-Lautrec sia addirittura con Jackie Chan in Il giro del mondo in 80 giorni? Ebbene si, e ha il volto di Guillaume Siron.
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Ovviamente, nel corso degli anni non sono mancati interi biopic dedicati all'artista, di cui il più recente è probabilmente Lautrec di Roger Planchon, autore già precedentemente attore per Bresson e Losey. Presentato alla Mostra veneziana del 98', la pellicola racconta la vita di Henri partendo dall'infanzia fino ai deliri parigini, regalando a Régis Royer il ruolo di una vita. Prossimamente, il pittore sarà poi in un'altra pellicola, Caravaggio and My Mother the Pope di Gladys Florence, in cui avrà il volto di Olivier Campergue.
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