Ritratto di Pierre Hombrebueno
Autore Pierre Hombrebueno :: 26 Settembre 2014

"My Life Directed By Nicolas Winding Refn": Prima il successo planetario con "Drive", e poi il declino e le stroncature di "Solo Dio perdona". A documentare ansie e preoccupazioni del regista danese, sua moglie Liv Corfixen

Nicolas Winding Refn

Ascesa e fallimento di Nicolas Winding Refn, raccontate direttamente dalla moglie Liv Corfixen in un documentario. La faccenda è nota ad ogni cinefilo che si rispetti: autore cult almeno dai tempi di Pusher (1996), il grande successo internazionale è arrivato solamente anni dopo con Drive; siamo nel 2011, e dopo la sua partecipazione al Festival di Cannes, è subito delirio ed ovazioni, tra spettatori prostrati davanti ad un nuovo dio del cinema, la critica che pare aver trovato il messia e una pioggia di premi internazionali. Inevitabile subire la pressione e i dilemmi di un artista al centro dell'attenzione: come eguagliare il successo di Drive? Come realizzare qualcosa di ancora più bello? Come sorprendere ulteriormente i fan? La risposta arriva nel 2013 con Solo Dio perdona, e purtroppo non è quella che sperava il regista. U.S.A Today invoca la pietà di Dio chiedendo di perdonare Refn per aver girato un film inutile, Variety ha sottolineato la mancanza di sostanza, Time ha fatto notare come agli spettatori non rimanga proprio nulla a fine visione, il New York Post ha parlato di noia, mentre per il Wall Street Journal si tratterebbe per forza di una parodia riuscita male. Resiste lo zoccolo duro, ma anche gran parte dell'audience non è soddisfatta.

Così, vediamo la moglie documentare proprio i momenti più delicati di Refn, la sua paranoia nel realizzare Solo Dio perdona, le sue ansie capaci di scombussolare il proprio matrimonio. Ecco l'autore danese che esprime i propri dilemmi: “Non voglio rimanere per sempre il tizio di Drive”. “Ho paura di ripetermi”. Arrivano poi le reazioni del cineasta di fronte alle stroncature della pellicola: “Perchè devono essere così cattivi?” - si chiede, mentre la moglie prova a consolarlo. Insomma, è di certo un dietro le quinte interessante My Life Directed by Nicolas Winding Refn, 58 minuti d'immersione nella vita di un filmmaker nel momento più instabile della sua carriera. Ulteriore chicca è inoltre la visita di Ryan Gosling per un briefing preparatorio, scena che evidenzia ulteriormente la meticolosità di un visionario in agitazione, la mente creativa in cerca di una propria direzione, di nuovi fantasmi da trasformare in immagine.

Insomma, poco conta che Solo Dio perdona sia stato un flop: grande è la fiducia che Refn possa tornare sulla cresta dell'onda già dalla sua nuova pellicola, il thriller I Walk With The Dead, che potrebbe essere pronto in tempo per il prossimo Festival di Cannes. Per quanto riguarda il documentario, chissà se riuscirà mai ad arrivare qui da noi? Magari come extra di un futuro dvd.. Nel frattempo, eccovi il trailer:

 

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