È morto a 74 anni Richard Kiel. Tra i suoi ruoli, il cattivissimo Squalo che dava del filo da torcere a Roger Moore in "Agente 007, La spia che amava" e "Moonraker: Operazione spazio"
È morto Richard Kiel, noto al grande pubblico per aver interpretato uno dei cattivi più amati della serie 007, Squalo. L'attore, che tra due giorni avrebbe compiuto 75 anni, si era fratturato una gamba la settimana scorsa, seppur non è chiaro se questo fatto possa aver contribuito alla sua scomparsa. Di certo, gli spettatori ricorderanno per sempre il suo Squalo, e di come ha dato del filo da torcere a Roger Moore in Agente 007, La spia che amava (1977) e Moonraker – Operazione spazio (1979).
Prima di apparire nei film di James Bond, la pellicola più famosa di Kiel fu Quella sporca ultima meta di Robert Aldrich, in cui l'interprete affiancava Burt Reynolds, Eddie Albert ed Ed Lauter. Per il resto, tanti i b-movie nel proprio curriculum, a iniziare da Eegah, storia di un gruppo di teenager che ha la sfortuna di imbattersi in un pericolosissimo uomo delle caverne: l'opera, che vanta una media di 2,1 su IMDb, è diventata un autentico cult per gli amanti del più sfrenato trash.
Grazie alla sua corporatura anomala alta più di 2 metri, nel corso della sua carriera Richard Kiel ha spesso ricoperto il ruolo di gigante, creatura spaventosa, mostro e villain, maschere che si sarebbe portato fino alla fine, giocando perennemente con l'ambiguità; basti pensare che nel '99 si è divertito a fare una parodia del suo Squalo in L'ispettore Gadget, mentre nel 2010 la Disney l'ha voluto come doppiatore del cartone animato Rapunzel, in cui ha dato voce a Vladimir, apparentemente cattivo ma che infine si rivela valido aiutante degli eroi. In aggiunta, l'audience più giovane ha avuto sicuramente modo di vederlo in Un tipo imprevedibile (1996) di Dennis Dugan, in cui compare assieme al protagonista Adam Sandler, un ex giocatore di hockey che si dà al golf per salvare la casa della propria nonna.
Inoltre, ricordiamo che l'attore è apparso in svariati programmi televisivi, da Barbary Coast a Starsky e Hutch, passando per The Man from U.N.C.L.E e Ai confini della realtà. Particolarmente apprezzate sono le sue comparsate nella serie Selvaggio West, in cui interpretava un assistente del super cattivo Miguelito Loveless. Nel 2002 ha poi pubblicato un'autobiografia, Making It Big In The Movies, in cui ha raccontato ai suoi fan come è riuscito ad ottenere successo nel mondo dello spettacolo: con la perseveranza e senza arrendersi mai. Riposa in pace, Richard!
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