L’attore ricorda il giorno che la Polizia di Hollywood voleva arrestarlo durante la lavorazione di "Pulp Fiction"
Ci sono eventi che a volte non ci va di raccontare subito, che magari abbiamo bisogno di far decantare un po’ dentro di noi o che semplicemente non ci va di rendere pubblici. È successo anche a Samuel L. Jackson, attore di molti film di Tarantino tra cui anche l’ultimo The Hateful Eight il quale in un suo articolo per Vanity Fair ha raccontato di quella volta, nel 1993, quando venne fermato dalla Polizia.
Erano i tempi di Pulp Fiction e Samuel L. Jackson si trovava ad Hollywood proprio per le riprese del film che gli valse la nomination all’Oscar come Miglior attore non protagonista. L’attore ha raccontato di come un gruppo di poliziotti lo abbia fermato all’uscita di un ristorante dopo una normale serata in compagnia di amici.
“Una volta finito, siamo usciti e ci siamo fermati all’angolo per un po’ solo per chiacchierare. All’improvviso lo stridore di cinque macchine della Polizia. Gli agenti ci circondano, pistole puntate, luce in faccia: “buttatevi a terra!”. Eccoci lì, stesi a terra nel bel mezzo di Santa Monica Boulevard. Alla fine ho chiesto ai poliziotti “perché lo state facendo?” e uno di loro mi ha risposto “abbiamo ricevuto una segnalazione di cinque individui di colore sostare in un angolo con pistole e mazze”.
Così racconta l’attore che alla fine dell’episodio non venne arrestato, ma dovette comunque sottoporsi alle operazioni di riconoscimento. Samuel L. Jackson ripensa allo spiacevole accaduto e riconosce come fu proprio quella l’occasione in cui la sua consapevolezza si fece più forte, in cui fu costretto a riconoscere i problemi di discriminazione razziale che ancora colpivano i suoi concittadini.
[Leggi anche: Samuel L. Jackson nel prossimo film di Tim Burton?]
Proprio le recenti nomination agli Oscar hanno fatto riaccendere la discussione riguardo le questioni di discriminazione razziale negli USA vista la presenza di soli attori bianchi tra le nomination. #OscarSoWhite è l’hashtag di riferimento della discussione che ci si augura diventi obsoleta il più presto possibile, purtroppo l’America – come il resto del mondo – ha ancora molta strada da fare in questo senso.
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