Liberamente ispirato alla commedia di Pirandello "L'innesto", il film di Placido vede Ambra Angiolini e Raoul Bova nei panni di una coppia in crisi perché non in grado di avere figli. Alla commedia segue il dramma, ambientato a Bisceglie, in Puglia
Ispirato al testo teatrale L’innesto di Luigi Pirandello, il 2 aprile sarà nelle sale il nuovo film di Michele Placido, La scelta. Protagonisti Ambra Angiolini e Raoul Bova, affiancati da Valeria Solarino e dallo stesso Michele Placido. Raoul Bova continua a infilare un'interpretazione dietro l'altra, davvero senza sosta. La commedia dell'autore siciliano fu scritta nell'autunno del 1917 e debuttò nel 1919 sul palcoscenico del Teatro Manzoni di Milano.
Laura e Giorgio si amano intensamente e sono desiderosi di un figlio che non arriva. Ma solo un grande amore può superare la dolorosa prova che devono affrontare. Una prova che impone una scelta. Da una parte, un uomo offeso nella sua morale, che cerca una soluzione al dilemma; dall’altra, una donna che sente la necessità di diventare madre. Quale scelta fare per essere ancora felici?
[Leggi anche: Iniziano le riprese di La scelta, nuovo film di Michele Placido]
Ambra ha raccontato di recente a Io donna qualche sensazione e aneddoto di lavoro sul set e sul rapporto con il veterano Michele Placido: "Una storia drammatica e piena di romanticismo, un film che parla di amore in modo inaspettato. Placido ha ambientato a Bisceglie questa trama straordinariamente attuale che Pirandello immaginò svolgersi a Roma. Parla di una coppia consolidata, che si ama pur senza aver avuto figli. Laura insegna musica ai bambini, ed è una donna che si sente risolta, il marito invece è come se non si sentisse abbastanza uomo senza figli. Poi un giorno Laura resta incinta, purtroppo dopo aver subito una violenza. Non si sa di chi sia il bambino e bisogna fare una scelta (...). Indubbiamente per un’attrice c’è un prima e un dopo Michele. È tanto passionale, tanto profondo, tanto esigente, tanto rumoroso. Quando fa l’attore è mansueto, si fa dirigere. Ma da regista… Io comunque chiedo sempre scusa, dico grazie e dico prego, non intervengo, faccio l’attrice. E lui ci sa fare: pensi che durante le riprese per coinvolgere gli abitanti di Bisceglie era capace di dire a una signora affacciata alla finestra in un vicolo: «Sento odore di caffè, me ne offre una tazzina?»".
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