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Autore Pierre Hombrebueno :: 10 Giugno 2014

A discapito di previsioni disastrose, il cinema filippino più commerciale ha visto una forte ripresa nell'ultima stagione. Merito di film romantici come Diary ng Panget di Andoy Ranay e Starting Over Again di Olivia M. Lamasan

Diary ng panget di Andoy Ranay, campione al box office filippino

Che romanticoni questi filippini. Tutto il mondo pensa che il suo cinema più mainstream sia ormai morto da un pezzo, e che le ultime resistenze provengano unicamente dalle produzioni indipendenti (pensiamo a Brillante Mendoza o Lav Diaz, amatissimi dai Festival del globo), poi d'un tratto i risultati al box office cambiano nuovamente le carte in tavola. Merito del romance, genere prediletto dall'audience, che continua a dargli sostegno alimentando l'industria. In questi ultimi mesi sono state proprio le storie d'amore le autentiche protagoniste del botteghino nazionale, dimostrando che il cinema commerciale c'è, resiste, e sa ancora far battere il cuore del pubblico di Manila, contro ogni predizione o pregiudizio dei critici.

L'ultimo esemplare successo è rappresentato da Diary ng Panget (Diario di una bruttona) di Andoy Ranay, prodotto dalla Viva Films e con un giovane cast composto da Nadine Lustre, James Reid e Andre Paras. La storia sa di classico déjà vu: una brutta e povera ragazza inizia a lavorare come domestica per un tizio bello e ricco; i due non vanno d'accordo, ma col passare del tempo i loro sentimenti cambieranno. Entusiasto il pubblico, accorso in massa a sostenere la pellicola, facendole guadagnare la bellezza di 117 milioni di pesos, quasi 2 milioni di euro, una cifra sostanziosa per un film locale senza divi. Oltretutto, la pellicola è stata distribuita in estate, periodo in cui le produzioni filippine fanno fatica ad avere riscontro a causa dei blockbuster hollywoodiani. E invece, sorprendentemente, l'opera di Ranay ha battuto la concorrenza, esaltando l'industria di vibrazioni positive. 

Respirano romanticismo anche gli altri film filippini campioni al box-office della stagione. Pensiamo al bellissimo Starting Over Again di Olivia M. Lamasan con Piolo Pascual e Tony Gonzaga, che ha fatto piangere gli spettatori che hanno deciso di passare San Valentino in una sala cinematografica, oppure a Maybe this time di Jerry Lopez Sineneng, che ha portato su grande schermo la coppia più in del momento, Coco Martin e Sarah Geronimo. Insomma, è proprio il caso di dirlo: il romanticismo sta salvando il cinema filippino, la sete d'amore sta mantenendo l'industria. Perchè i premi di Cannes e Venezia saranno pure di Brillante Mendoza e di Lav Diaz, ma il successo locale appartiene ad un genere intramontabile fatto di leggerezza e farfalle sullo stomaco. 

 

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