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Autore Andrea Caramanna :: 5 Gennaio 2021
Locandina di Sanpa

SanPa: luci e tenebre di San Patrignano è uno dei documentari italiani più intelligenti e ben girati degli ultimi anni, forse decenni. Grazie alla capacità di osservare ed ascoltare i protagonisti della storia, tra cui svetta Vincenzo Muccioli

SanPa: luci e tenebre di San Patrignano è uno dei documentari italiani più intelligenti e ben girati degli ultimi anni, forse decenni. Grazie alla capacità di osservare ed ascoltare i protagonisti della storia, tra cui svetta Vincenzo Muccioli.

Ma vedremo che questo giudizio servirà qui a dimostrare che il cinema può fare un lavoro ulteriore rispetto al semplice giornalismo. Infatti, Sanpa riesce a costruire una prospettiva a 360 gradi del fenomeno San Patrignano, servendosi dei filmati di archivio e registrando sempre una diretta relazione tra questi filmati dell'epoca e le testimonianze dei vari intervistati.

Non c'è dunque dissonanza tra il filmato d'epoca e il protagonista intervistato. Lo vediamo in maniera splendida con Fabio Cantelli, fortemente critico nei confronti di Muccioli e vediamo la sua faccia con un'espressione controversa quando all'epoca fu suo malgrado costretto ad ammettere che nella comunità non c'era alcuna violenza, ma in cuor suo sapeva che non era proprio la verità al 100%.

Su questo documentario si stanno diffondendo elogi senza però capire da nessuna parte che se Sanpa è un gran film lo è nella misura in cui ci sta dicendo autenticamente la verità su un fenomeno certo ormai noto in qualunque manuale di sociologia o di psicologia anche criminale ed anche negli studi che riguardano i comportamenti di gruppi di persone laddove esiste un leader carismatico.

Tutto quindi già risaputo, e peraltro la storia di San Patrignano - ma nessuno sembra ricordarsene - si svolge proprio negli anni in cui dalle caserme italiane sembrò uscire all'improvviso come un coniglio dal cilindro di un prestigiatore lo scandalo dei sucidi dei ragazzi militari di leva... Ma come mai? Prima forse non accadevano?

E allo stesso tempo le caserme cominciavano a diventare luoghi sempre più aperti e accessibili, perfino le carceri furono attraversate da fenomeni di opinioni che stavano cominciando a minare il tabù della invisibile vita dei carcerati. Ma anche queste son cose note dai tempi di Cesare Beccaria quando scrisse Dei delitti e delle pene. Fu Beccaria a indicare l'inutilità della tortura contro chi si macchia di gravi reati. E vedere che Muccioli usava le catene e varie celle di contenimento e segregazione per i suoi figli drogati ci fa davvero sorridere... per non piangere. Beccaria scriveva le succitate idee nel tardo Settecento. Che nel 1980 o giù di lì si praticasse ancora la segregazione e se ne discutesse nelle aule di tribunale lascia davvero basiti...

In più Muccioli aveva costruito una gerarchia maschilista per governare la sua società, con tanto di capi settori che erano come ministri per non dire guardiani di un campo di concentramento.

Ma tutto questo non cambia l'immagine di Muccioli, che fu un figlio del suo tempo, certo non un "illuminato" nel senso filosofico e politico, ma un semplice operatore. Nella stessa società anche in quegli anni forse solo le legnate a scuola stavano scomparendo, mentre si parlava appena di molestie, mobbing, e di varie violenze in molti ambienti della società...

Tutte le comunità di correzione o laddove c'è una convivenza forzata hanno gli stessi problemi, li hanno sempre avuti. Sta a noi utilizzare altri sistemi! Ma questa evoluzione anche se avvenuta ha portato più insidiose violenze e soprattutto manipolazione e controllo, quindi minore libertà.

Nel frattempo alla fine degli anni ottanta in Italia le caserme diventavano luoghi definitivamente aperti e questo poi spinse il paese ad eliminare il servizio di leva obbligatoria. In altri settori le donne cominciavano ad emanciparsi realmente, ottenendo incarichi più importanti. Non è una strana coincidenza che proprio Letizia Moratti assunse la carica della RAI in quegli anni? Ci chiediamo comunque come sarebbe cambiata la comunità di San Patrignano se alcuni capisettori fossero stati donne...

Una donna, Cosima Spender, è anche la regista di questa serie, e chissà che non abbia voluto quanto meno sussurrare, mettere una leggera sottolineatura anche all'aspetto misogeno di Muccioli o quanto meno maschilista (ma attenzione non c'entra il giudizio su Muccioli, era maschilista tutta quella società). Chi lo avrebbe fatto? 

Perdersi quindi nel cercare di schierarsi da una parte o dall'altra, chi pro e chi contro Muccioli significherebbe non aver capito niente di questa storia narrata e filtrata con questa sapienza dai creatori della miniserie. Chi l'ha scritta soprattutto, Carlo Gabardini, Gianluca Neri e Paolo Bernardelli, attraverso un lavoro certosino di accoppiamento tra immagini di repertorio e i vari personaggi reali e che deve portarci ad un superamento delle divisioni, laddove si riconosce l'unica vera oggettività della realtà che è sempre "buona" e "cattiva" al tempo stesso. E la realtà di oggi che forse ha alzato l'asticella della morale e dell'etica non può più vedere allo stesso modo certi strumenti di correzione... Ma questo non significa che noi siamo migliori, siamo solo cambiati. Errato invece giocare a chi è pro e contro il film, alle sue versioni taciute - e ricordiamo che nei titoli di coda sono elencate le persone che hanno declinato l'invito alla testimonianza - alle ipotesi di manipolazione degli autori, dobbiamo superarle per essere oltre le posizioni pro e contro. Questa volta non fatevi strumentalizzare, perché tutti cascheranno nel tranello!

Sanpa è un'opera che dimostra anche la sproporzione sempre più evidente tra il lavoro di attore e il personaggio interpretato. Qui tutti i protagonisti, potremmo dire che sono fantastici attori, ma lo sono perché appaiono sempre autentici al 100%. Non c'è una battuta loro che non convinca, sono sempre parole che escono direttamente dal loro cuore e qualche volta alcuni di loro trattengono a fatica le lacrime.

E la bellezza di Sanpa è proprio qui, vedere che il cuore ha tante sfaccettaure, che Bene e Male non hanno più tanta importanza, che il dolore e l'amore prevalgono in questi personaggi al di là di qualsiasi oggettività e quelli che hanno amato e odiato Muccioli sono tutti preziosi perché ci regalano una prospettiva diversa, un arricchimento della nostra stessa vita.

Trailer di Sanpa: luci e tenebre di San Patrignano

Voto della redazione: 

4

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