Ritratto di Andrea Caramanna
Autore Andrea Caramanna :: 29 Gennaio 2021
Locandina di Sutemose - Al crepuscolo  - In the dark

Con Sutemose - Al crepuscolo - In the dark Šarūnas Bartas focalizza lo sguardo alle sempiterne storie di guerra

Con Sutemose - Al crepuscolo  - In the dark Šarūnas Bartas focalizza lo sguardo alle sempiterne storie di guerra.

La guerra è sempre sporca e lo dimostra questa ennesima storia che risale al 1948 e riguarda da vicino lo stesso paese del regista. Mentre sui confini europei e russi le truppe sovietiche respingevano il nemico nazista, spinti dalla propaganda americana, nelle terre lontane lo stesso esercito sovietico era penetrato nelle varie regioni vicine alle mire dell'Impero nazista.

I cosiddetti difensori si presentano come invasori veri e propri. Il popolo così deve fare i conti da una parte con l'accoglimento della resistenza e dall'altra con i soprusi delle truppe sovietiche. Presi, insomma, tra l'incudine ed il martello. Perché entrambi reclamano copertura, ma soprattutto risorse preziose per vincere fame e freddo.

L'umanità di Bartas è giunta oltre il muro della morale. Non c'è più il tempo per porsi questioni di comportamento etico: ogni personaggio appare aggredito ed avvinto dalle sue logiche di sopravvivenza ed opportunismo.

E l'opportunismo si traduce anche nel tradire, mentire e quant'altro. 

Bellissima è la messa in scena con una fotografia di Eitvydas Doškus praticamente perfetta che gioca soprattutto sulle ombre appena svelate dalle candele negli interni, mentre il paesaggio appare sempre avvolto in una oscurità più o meno totale.

Bartas, avendo anche scritto la sceneggiatura, si è soffermato largamente sui personaggi, in particolare al protagonista diciannovenne Unte che fa da cartina da tornasole di fronte alla scoperta di molti segreti nella vita di altri personaggi più o meno vicini. La scoperta dà luogo a una crescita individuale che si fonda sempre più sulla disillusione.

Ma infine sembra anche che l'unica possibilità sia quella di resistere, nonostante tutto, anche quando sembra tutto perduto: bellissima metafora di un movimento popolare che anela la libertà dal suo oppressore e che mai si piegherà.

In questo senso la scena quasi finale della tortura è una delle più commoventi e tristi, perché mette dinanzi la dura realtà che ogni forma di resistenza con pochi mezzi è molto difficile...

Visto al Trieste Film Festival 2021

Trailer di Sutemose - Al crepuscolo - In the dark

Voto della redazione: 

4

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