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Autore Andrea Caramanna :: 16 Novembre 2022
Una mamma contro G. W. Bush - Rabiye Kurnaz vs. George W. Bush

Una mamma contro G. W. Bush - Rabiye Kurnaz vs. George W. Bush di Andreas Dresen

Locandina di Una mamma contro G. W. Bush - Rabiye Kurnaz vs. George W. Bush

Una mamma contro G. W. Bush - Rabiye Kurnaz vs. George W. Bush: lo scenario più cupo si è compiuto, i governi sono i peggiori criminali

Murat Kurnaz... Ne avete sentito parlare? Scommetto di no, visto che la principale attività della cosiddetta informazione degli Stati democratici è invece completamente fuffa! Sì, il 99% dell'informazione non contiene alcun elemento di verità... Questo come premessa, altrimenti non si capisce dove ci troviamo e come possano accadere situazioni come quella del povero Murat Kurnaz.

Murat Kurnaz era devoto alla sua religione, come del resto la sua famiglia: di origini turche, laddove il credo mussulmano incide profondamente in ogni aspetto della società. Lo vediamo bene nel film quando la protagonista Rabiye Kurnaz, interpretata dalla bravissima Meltem Kaptan, rivela che il suo matrimonio è solo un affare di figli, altro che innamorata... E lo stesso figlio arrestato ha una sposa promessa con la quale non è stato un solo giorno.

Il film di Dresen si basa tutto su una suddivisione chirurgica del tempo filmico grazie al montaggio di Jörg Hauschild. Il lungo percorso verso la liberazione di Kurnaz è segnato in giorni, che scorrono molto velocemente, ma alla fine diventano molti mesi ed anni. A Guantanamo il povero Murat, tra una sceneggiata e l'altra, ci rimane per oltre 3 anni.

Proprio all'inizio del film, siamo nel 2001 e guarda caso a settembre, quando dalla TV l'ennesimo presentatore rinforza la narrazione del post 11 settembre: l'attentato farà vacillare le libertà democratiche... perché dobbiamo tutti difenderci dai terroristi cattivi che naturalmente nessuno ha mai trovato o se li ha trovati non ci sono mai le prove che sono stati loro i veri responsabili degli attentati sbattuti in faccia alla popolazione 24 ore su 24...

L'undici settembre 2001 ci ha insegnato davvero tanto: abbiamo capito che la Storia è una finzione che passa attraverso l'immaginario cinematografico, tutto è spettacolo e la narrazione si serve di tutto per confermare le sue tesi che saranno introiettate profondamente in tutta la popolazione con poche eccezioni.

Durante una conferenza stampa vediamo che sarà proprio un giornalista tedesco a chiedere all'avvocato difensore di Murat, Bernhard Docke interpretato da Alexander Scheer, che senso ha difendere un kamikaze... Beh, in effetti avrebbe ragione, se colto in flagranza di reato, ma peccato che il nostro Murat sia stato rinchiuso, torturato a Guantanamo senza alcun processo se non quello fasullo militare e soprattutto senza uno straccio di prove tangibili.

A questo punto è tutto chiaro: la copertura dello Stato tedesco, l'indifferenza del governo turco, la totale impunibilità dei militari senza alcun controllo, tanto che la petizione alla Corte Suprema è comunque una farsa... Passerà dell'altro tempo, tanto, tempo, troppo tempo e infine si arriverà al rilascio solo perché non frega più niente a nessuno, ma la famiglia Kurnaz non ha ricevuto non solo un indennizzo, ma neanche le scuse!

Il film di Dresen va quindi dritto alle accuse, nonostante qualche critica ottusa si sia lamentata del contorno un po' troppo frivolo! Dobbiamo ringraziare invece questa sceneggiatura di Laila Stieler per aver perfettamente elaborato un mix tra momenti bui e qualche momento di allegria, di felicità, di solidarietà tra persone, sceneggiatura che è stata già premiata con l'Orso d'oro a Berlino.

Che questo film sia arrivato così tardi conferma purtroppo le suddette tesi: sono gli Stati i peggiori criminali!

Primo trailer Una mamma contro G. W. Bush - Rabiye Kurnaz vs. George W. Bush
official clip Una mamma contro G. W. Bush - Rabiye Kurnaz vs. George W. Bush
trailer italiano

Voto della redazione: 

3

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