Le luci fondamentali per illuminare un set

Per capire quanto la luce sia fondamentale per la fotografia e per il cinema provate a cercare qualche coppia di foto “prima e dopo” l’intervento del direttore della fotografia: capirete che certi volti, alcune ambientazioni cambiano radicalmente a seconda di come vengono illuminate. Ecco quindi alcuni termini e trucchetti che anche chi non fa il tecnico deve per forza conoscere:

Luce chiave
È la luce principale sulla scena, la più intensa e diretta. Viene accesa per prima e serve per illuminare il soggetto più importante. Meglio non posizionarla vicino alla camera, se si vuole dare un senso di mistero la si può posizionare a lato o dietro il soggetto.

Luce di riempimento
Serve ad illuminare e ad ammorbidire le ombre create dalla luce chiave che nella maggior parte dei casi si trova sul lato opposto. Più è posizionata in prossimità della macchina da presa, più non rischia di creare ombre a sua volta.

Controluce
Si tratta del terzo elemento della tecnica di illuminazione a tre luci (insieme alla luce chiave e a quella di riempimento). Illumina l’attore o l’oggetto da dietro, serve infatti a “staccarlo” dallo sfondo, per dargli più forma e profondità. La luce del sole non sempre è adatta ad illuminare, ma in molti casi è perfetta per questo tipo di effetto.

Luce laterale
Ovviamente la fonte di illuminazione è posizionata a lato del soggetto. È perfetta per creare un’atmosfera drammatica e per i chiaroscuri. Dà molto contrasto ed era molto usata nell’epoca d’oro del genere noir.

[Leggi anche: I cinque film con la miglior fotografia del 2015]

Luce diegetica
Sono diegetiche tutte quelle fonti di illuminazioni presenti nella scena. Molto usata nel periodo della Hollywood classica, è anche un buon modo per risparmiare. Basta saper dove mettere le mani ed essere consapevoli che non siamo Kubrick in Barry Lindon, difficilmente la luce di una candela basterà alla nostra scena.

Luce di rimbalzo
È una luce che viene riflessa da delle superfici che spesso sono veri e propri attrezzi di scena. In assenza di questi però anche un muro o un soffitto possono essere utili. Questo è solo l'inizio, ovviamente le combinazioni sono infinite.