La tecnologia Quantum Dot (QD) potrebbe davvero sostituire i sensori CMOS? Secondo i ricercatori coreani il passaggio è molto probabile
La tecnologia Quantum Dot (QD) potrebbe davvero sostituire i sensori CMOS ?
Già conosciamo la tecnologia QD di alcune marche di televisori, come quelli di Samsung, Vizio e Hisense. Quella tecnologia è nota come QLED.
I QLED sono costituiti da cristalli di nanoparticelle visibili solo al microscopio (sotto i 500 nanometri) ed emettono una gamma di colori a seconda del numero di atomi che hanno. Non utilizzano la tradizionale retroilluminazione bianca. I QLED emettono una luce rossa o verde quando colpiti da una luce blu. I colori risultanti sono molto più accurati e vividi e possono essere regolati per rilasciare lunghezze d'onda specifiche per fornire la produzione cromatica più accurata.
Ma quando si tratta di imaging, i ricercatori della Chung-Ang University in Corea del Sud ritengono che la tecnologia Quantum Dot sarà in grado di sostituire i sensori CMOS. Questo perché un sensore QD in una fotocamera acquisirà accuratamente colori perfetti e luminosità massima, con il filmato risultante che batte i migliori sensori CMOS disponibili.
Un sensore CMOS ha una cellula fotorilevatrice per ogni singolo colore, rosso, verde, blu, che sono disposte lateralmente e molto vicine tra loro. I colori sono indipendenti l'uno dall'altro in ogni pixel e c'è una densità di pixel specifica.
Con la nuova tecnologia dei sensori, i punti quantici sono impilati verticalmente e possono essere sintonizzati su determinate frequenze luminose. Il risultato è un colore molto più accurato, un picco di luminosità e risoluzioni ancora più elevate (che possono avvantaggiare notevolmente l'imaging medico). Ci sono 5.500 dispositivi per centimetro quadrato, secondo la ricerca (tramite Advanced Materials), anziché fino a 1.600 dispositivi per centimetro quadrato con CMOS.
Mentre l'imaging medico e di altro tipo industriale può sfruttare appieno la tecnologia del sensore di imaging Quantum Dot, per i cineasti, la tecnologia potrebbe davvero cambiare l'aspetto delle riprese. Con così tanti dispositivi QD per centimetro quadrato, non solo i colori e la luminosità saranno fantastici, ma i neri saranno più precisi e ci sarà ancora più sensibilità alla luce.
Una domanda che alcuni potrebbero considerare è se la tecnologia risolverà i problemi delle tapparelle che affliggono i CMOS.
Apple era molto interessata alla tecnologia Quantum Dot e secondo quanto riferito era un cliente di Nanoco nel Regno Unito, ma ha annullato il progetto QD nel 2019. Secondo BlueFin Research, consideravano la tecnologia proibitiva in termini di costi da produrre su larga scala. Ma quando il costo non è un problema, come con le fotocamere ARRI e RED, questa potrebbe essere una strada interessante da esplorare.
Inoltre, se è ampiamente adottato in altre tecnologie di imaging, comprese quelle mediche e industriali sopra menzionate, dovrebbe diventare più conveniente per i produttori di fotocamere includerlo nelle loro future fotocamere, anche se sarebbe ragionevole presumere che le aziende di fascia alta la utilizzeranno prima.
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