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Autore Stefano Cacciani :: 4 Febbraio 2016

Dopo 14 anni tornano Fox Mulder e Dana Scully nella decima stagione della serie ideata da Chris Carter. Sei episodi che si riallacciano decisamente al presente: anche i servizi segreti USA hanno pubblicato documenti segreti sugli avvistamenti Ufo

X Files

Forse esiste una specie più mostruosa degli alieni: gli uomini. Con questo dubbio Fox Mulder e Dana Scully sono tornati sugli schermi dopo 14 anni, riattivando il senso di cospirazione strisciante che pervade gli X-Files. Anche perché, proprio in questi giorni, la Cia ha deciso di rendere pubblici una serie di documenti fino ad ora classificati come top secret su casi di avvistamenti Ufo avvenuti tra il 1940 e il 1950, ricostruzioni e ipotesi cui si fa spesso riferimento nelle storie ideate da Chris Carter, come ad esempio “i fatti di Roswell”.

In effetti, dopo la lunga pausa della serie targata Fox - andata in onda dal 1993 al 2002, con  in più due film per il cinema nel 1998 e nel 2008 - la passione dei fan per il duo di agenti dell’FBI nuovamente ricomposto sembra non avere risentito del tempo trascorso: i risultati d’ascolto per i primi due episodi andati in onda martedì 26 gennaio sul canale 112 di Sky sono stati eccellenti, 650mila spettatori per 10x1 e poco meno per 10x2. Negli USA è andata anche meglio: le 13,5 milioni di persone piantate davanti al piccolo schermo per queste prime due puntate sono state anche di più rispetto ai 12 milioni del debutto assoluto, nel ’93.

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La decima stagione si apre con la stessa sigla originale composta da Mark Snow - ispirata alla canzone del 1985 How soon is now? Degli Smiths - superando l’effetto nostalgia con l’immediato riallacciamento al presente delle oscure vicende: questa mini-serie composta da sei episodi riprende infatti tutti i classici temi dei nove anni che hanno caratterizzato gli X-Files, dai complotti governativi ai fenomeni paranormali, dalle mutazioni genetiche alle incursioni aliene, fornendo una chiave di lettura del mondo che stiamo vivendo proprio in funzione delle “contro storie” nascoste nelle versioni ufficiali, ucronie emergenti grazie al lavoro e alla dedizione assoluta alla Causa dei nostri cari protagonisti David Duchovny e Gillian Anderson.

Anche in questo nuovo inizio, Chris Carter ha deciso di impostare un’alternanza di storie e di “mostri” autoconclusivi a linee narrative ricorrenti, come l’Uomo che fuma, rivelatosi immediatamente vivo e abbastanza in forma, o per lo meno ancora in grado di aspirare con copiosa voluttà.

Gli X-Files sono stati riaperti, e dato il successo immediato potrebbero continuare ad esserlo ancora per lungo tempo. 

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