I film in tv di oggi: "Match Point" di Woody Allen e "La ciociara" di Vittorio De Sica

Autore Pierre Hombrebueno :: 20 Aprile 2015

Ottima la programmazione tv di stasera, lunedì 20 aprile. S'inizia da "Match Point" di Woody Allen, per poi virare su "La ciociara" di Vittorio De Sica, con un'intensissima e indimenticabile Sophia Loren giustamente premiata con l'Oscar

Belle visioni nelle televisioni di stasera, lunedì 20 aprile, che ci presenterà, tra le altre cose, due pellicole di due fra i registi più celebri della storia del cinema. S’inizia con Match Point di Woody Allen (ore 21.10 su La5), considerato da molti il lavoro più convincente del cineasta newyorchese in questi suoi ultimi anni di attività. Merito delle tinte drammatiche e di un cinismo dark come raramente abbiamo visto così predominante nei film di Allen: niente logorria o ironia radical chic, quanto un dramma sull’orlo del thriller che ha per pedine le carismatiche presenze di Jonathan Rhys Meyers, Scarlett Johansson ed Emily Mortimer. A decidere le sorti di tutti, una pallina da tennis sopra la rete: la disgrazia o la salvezza dipenderanno da un piccolo soffio di gravità, tra il fare e il morire, per noi esseri umani che non siam altro che piccole impercettibili creature davanti ai mistici casi della vita e della fortuna. A rimanere, uno sguardo ora romantico, poi inquietante, e infine glaciale.

Per chi ha voglia di un intramontabile classico, ecco poi La ciociara di Vittorio De Sica, che ha almeno un motivo per rimanere indelebile agli occhi dei cinefili: la performance più intensa della carriera di mammà Sophia Loren, qui giustamente premiata con l’Oscar. A lei il ruolo di una madre in vagabondaggio con la figlia durante la Seconda Guerra Mondiale.

Di ritorno verso casa, rimangono però vittime di uno stupro da parte di soldati marocchini. La sofferenza e la fotogenia passano attraverso il volto martoriato della Loren, mai così immensa e deformata da un dolore toccante, di quelle che s’iniettano in vena regalando pulsazioni di acceso spasmo. Alla sceneggiatura, il fido collaboratore Cesare Zavattini, che adatta con estremo rigore un romanzo firmato da Moravia.