Ritratto di Ilaria Floreano
Autore Ilaria Floreano :: 13 Aprile 2015

Dal 19 al 26 aprile Milano diventa città del cinema grazie al Festival voluto da Fondazione Cineteca Italiana, arrivato alla sua tredicesima edizione

Eva Braun

C’è chi lo reputa un numero menagramo, altri pensano porti fortuna: a 13 edizioni giunge quest’anno il Festival del Cinema Italiano visto da Milano, organizzato da Fondazione Cineteca Italiana e sostenuto da Direzione Generale Cinema-Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, Regione Lombardia, Comune di Milano e Paderno di Dugnano e, per la prima volta, La città metropolitana.

In attesa che inizi Expo Milano si fa cine-friendly: dal 19 al 26 aprile, suddivisi tra Spazio Oberdan (Porta Venezia), MIC Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi) e Area Metropolis 2.0 (Paderno Dugnano), con l’estensione ai licei del territorio che hanno aderito alle proposte del festival, si avvicendano anteprime, proiezioni di documentari e cortometraggi, incontri con registi e attori.

Vocazione primaria del festival è fare il punto sullo stato della cinematografia italiana, riproponendo i film più importanti della stagione e i lungometraggi ancora non distribuiti, dando spazio e visibilità anche ai lavori che non sono riusciti a raggiungere le sale, con particolare attenzioni ai giovani registi e agli studenti di cinema.

La XIII edizione propone il concorso "Rivelazioni", che vede in gara cinque film (Mi chiamo Maya, Index Zero, Bolgia totale, Short Skin, Border) che saranno giudicati da una giuria popolare composta dagli spettatori che si sono iscritti tramite il sito di Fondazione Cineteca Italiana; un "Fuori Concorso" con film e documentari in anteprima per Milano, come Faber in Sardegna, Let’s Go, Tutte le scuole del regno e Eva Braun; alcune delle opere più interessanti della stagione 2014-2015, come Hungry Hearts di Saverio Costanzo, Fino a qui tutto bene di Roan Jonson e Gomorra. La serie (che verrà presentata da Maria Pia Calzone alias Donna Imma); una sezione musicale che si segnala per gli omaggi a Fabrizio De André, Pino Daniele e alla musica progressiva milanese degli anni Settanta; una retrospettiva dedicata al settantesimo anniversario della Liberazione, cui è legata la mostra fotografica Milano città aperta (70 scatti partigiani esposti dal 21 aprile al 3 maggio nella sala adiacente all’atrio dello Spazio Oberdan) e la proiezione del documentario La ricevitrice (1932), restaurato dalla Cineteca; lezioni di cinema in cinque licei milanesi.

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La maggior parte dei lavori proiettati sarà accompagnata da autori e attori, presenti in sala – citiamo, tra gli altri, Cristina Comencini, Massimo Popolizio, Claudio Amendola, Barbora Bobulova, Maccio Capatonda, Antonietta De Lillo, Brando De Sica, che presenta il cortometraggio Non senza di me, nato dall’esperienza del concorso Shortology, ideato da H-57 e realizzato con il sostegno della Fondazione.

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Quasi tutti gli spettacoli del Festival sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, o ridotto esibendo la Cinetessera 2015, che costa 6 euro per lo Spazio Oberdan e 10 per l’Area Metropolis.

Per info e orari consultare civm.cinetecamilano.it, scrivere a info@cinetecamilano.it o chiamare lo 0287242114 (da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 17).

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