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Autore Andrea Chimento :: 24 Settembre 2014

Il capolavoro di François Truffaut torna al cinema in versione restaurata dalla Cineteca di Bologna.

una scena di "I 400 colpi"

Il più importante film di François Truffaut ancora sul grande schermo: I 400 colpi torna nelle sale in edizione restaurata, a partire da giovedì 25 settembre.
Si tratta dell’esordio al lungometraggio e del massimo capolavoro del grande regista francese, nato a Parigi nel 1932 e morto a Neuilly-sur-Seine nel 1984.
Era il 1959 quando al Festival di Cannes il popolare critico cinematografico Truffaut (la sua era una delle penne più infuocate della rivista “Cahiers du Cinéma”) presentò in concorso il sensibile ritratto di un piccolo ladruncolo fuggiasco, ispirato in qualche modo all’infanzia dello stesso regista. Il film vinse il premio per la miglior regia.
Innovativa nella forma e nei contenuti, la pellicola diventò immediatamente il manifesto della nouvelle vague francese (accanto a Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard, dell’anno seguente) che stava nascendo proprio in quegli anni.
I dialoghi erano realistici, lo stile effervescente e libero: un nuovo modo di fare cinema era nato con I 400 colpi e Truffaut divenne subito un regista di culto e il suo film un enorme successo di critica e di pubblico.
La trama si basava su eventi casuali e il finale aperto rimane ancora oggi una delle conclusioni più affascinanti dell’intera storia del cinema: il piccolo Antoine Doinel, giunto al mare al termine della sua fuga, si volta verso il pubblico in un fermo immagine scolpito nella memoria collettiva e in grado di regalare ancora oggi più di un brivido.
Particolarmente affezionato al personaggio di Doinel (interpretato da Jean-Pierre Léaud), Truffaut ne seguì la crescita in altre quattro pellicole: Antoine e Colette (episodio del film collettivo L’amore a vent’anni) del 1962; Baci rubati del 1968; Non drammatizziamo… è solo questione di corna del 1970 e L’amore fugge del 1979.
Léaud reciterà per Truffaut anche in due lungometraggi scollegati dalla “saga Doinel” (Le due inglesi ed Effetto notte), ma la performance nei panni del piccolo Antoine nel film del 1959 resterà inarrivabile, per intensità e spontaneità di fronte alla macchina da presa.
Dopo il successo della passata stagione, I 400 colpi è il primo film del nuovo ciclo de “Il cinema ritrovato”, curato dalla Cineteca di Bologna.
Il programma proseguirà con Gioventù bruciata di Nicholas Ray dal 6 novembre e Tempi moderni di Charlie Chaplin, dal 9 dicembre.

 

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