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Autore Erika Favaro :: 22 Febbraio 2016

Da "Antichrist" a "Birdman" ecco i film in cui il sonoro è una componente narrativa fondamentale

Apocalypse Now

La componente sonora in un film può dar vita a livelli di lettura nuovi, può rafforzare o modificare i significati espressi dalle immagini. È ovviamente uno degli aspetti fondamentali della settima arte, anche se ovviamente non è stato il cinema il primo medium a combinare diversi linguaggi artistici. E non sono solo i brani delle colonne sonore ad influenzare la visione di un film, moltissimo viene fatto anche dai suoni tout court come è possibile sperimentare nei seguenti titoli:

Antichrist 
Molti lo considerano uno dei film più disturbanti di Lars Von Trier e non a caso parla di sesso, fede, depressione e sofferenza. Troppe volte è stato considerato solo per le forti scene di sesso, ma Antichrist è un film da leggere su più livelli. In inglese esiste una bellissima parola, soundscape, per esprimere le atmosfere create da suoni e musiche; in questo caso il paesaggio sonoro è stato creato da Kristian Eidnes Andersen il quale ha lavorato a lunghi ed angoscianti silenzi intervallati da esplosioni di suoni distorti.

Psyco
Il film di Alfred Hhitchock è una delle pietre miliari del cinema. Innumerevoli registi si sono ispirati a diverse scene del film che è entrato a tutti gli effetti nell’immaginario comune. Ciò che è interessante è che il carattere dispotico della madre di Norman Bates, viene perfettamente descritto con il sonoro. Pur non vedendo la donna, lo spettatore è convinto che si tratti di un vero e proprio personaggio fino alla fine quando si scoprirà che la madre non è nient’altro se non una proiezione mentale del ragazzo. Imprescindibile la colonna sonora di Bernard Herrmann che tocca l'apice nella scena cult della doccia.

Apocalypse Now
Il drammatico viaggio nello stomaco della guerra del Vietnam che Francis Ford Coppola racconta in Apocalypse Now è un’esperienza da fruire con tutti i sensi. La fotografia e il sonoro amplificano l'intensita delle scene, rafforzano il racconto in modo spettacolare. Il forte rapporto fra musica e immagini è stabilito fin dalla prima sequenza, nessuno potrà dimenticare This Is The End dei Doors accompagnare gli elicotteri in volo.

[Leggi anche: La priorità non è il cinema, è la musica]

Birdman
Il film di Alejandro G. Iñárritu viene soprattutto ricordato per la regia, per essere stato girato come se fosse un piano sequenza. Se ci pensiamo bene però viene subito in mente anche il suono della batteria che accompagna e dà un ritmo schizofrenico alla storia dell’attore in declino interpretato da Michael Keaton. Oltre a ciò si ricorda la presenza di un estratto di una sinfonia di Sergei Rachmaninoff proprio nella sequenza del “volo”, quando l’attore dall’alto del tetto del teatro invoca “music” e si lascia andare.

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