Consapevole della rigida selezione all’entrata della censura cinese, Quentin Tarantino invita i suoi fan in Cina a procurarsi i suoi film con ogni mezzo, anche la pirateria
Non c’è alcuna garanzia che l’ultimo film di Quentin Tarantino, The Hateful Eight, raggiunga la platea cinese. Il regista infatti non è nuovo alle mire della censura, che della sua precedente produzione Django Unchained, si era fatta una bella scorpacciata: prima approvando la proiezione, per poi cambiare idea quando la pellicola era già nelle sale e le platee già comode nelle poltrone. In alcuni casi, con tanto di irruzione nei teatri da parte della polizia.
Ora, per evitare di arrivare a quei livelli di censura - 3 minuti di tagli sul film, che è stato poi distribuito con un mese di ritardo sulla prima uscita - e scene grottesche, probabilmente il regista valuterà bene se il suo prodotto, in cui indubbiamente non si sarà risparmiato in quanto a violenze e spargimenti di sangue, è idoneo alla missione. Oppure, se è disposto a tagli importanti; o, ancora, alle bancarelle dei negozi di DVD pirata.
Intanto, per mettere le mani avanti e non perdere il legame con i suoi numerosi fan della Grande Cina, Tarantino ha già dichiarato che “Ho molti ammiratori in Cina che comprano i miei film per strada e li guardano, e questo mi sta bene. Non mi sta bene se lo fanno in altri posti, ma se il Governo mi censura, allora voglio che la gente possa vederli in ogni modo possibile”.
Questo richiama parzialmente la scomoda avventura appena successa in territorio americano, dove il gruppo pirata Hive-CM8 ha caricato una copia in alta qualità di The Hateful Eight in anteprima all’uscita nei teatri. I mascalzoni sostengono che, per quanto pentiti della marachella, sono certi che questo aiuterà ad incrementare il box office del film; ma, come dire, il produttore non sembra affatto della stessa opinione.
[Leggi anche: "The hateful eight" di Tarantino è stato messo illegalmente online]
Con o senza il succulento mercato cinese, Tarantino non avrà certo problemi a conquistare i cuori degli altri due terzi di mondo dove è in distribuzione. Per l’Italia non c’è problema, il nuovo western del regista americano è previsto per il 4 febbraio; ricordiamo che la pellicola ha ottenuto la candidatura per la Miglior Colonna Sonora a Ennio Morricone, che si è già assicurato il Golden Globe per la stessa ragione.
E, giusto per chiarirla una volta per tutte: in territorio cinese poco importa quale sia la posizione del regista nei confronti della pirateria, o l’irascibilità del produttore al riguardo. Negli scaffali dei negozi locali si trova comunque di tutto e con incredibile tempestività.
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