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Autore Redazione :: 1 Settembre 2015

Chi sono i filmmaker? Quali caratteristiche li rappresentano più di frequente? Tentiamo una possibile prospettiva

Il filmmaker Aldo Ricci

È possibile tracciare un profilo definito di un filmmaker? Potrebbe sembrare una domanda oziosa alla quale magari molti risponderanno semplicemente che si tratta di un individuo che vuole lavorare nell’industria cinematografica e televisiva. Eppure questa risposta non è sempre sufficiente ed appare piuttosto limitativa. Vediamo perché seguendo la logica di un grande esperto di fotografia e sceneggiatura come Preston Kanak.

Innanzi tutto partiamo dalla definizione base di film-making, vale a dire il processo che riguarda la produzione visiva. Si può riassumere in questo modo: “L’atto di filmare può avvenire in luoghi diversi, collocati geograficamente in contesti sociali, economici e politici vari tra loro, attraverso un complesso di tecnologie”. Questo può tradursi in una superficiale comprensione di molte figure professionali nell’identikit del filmmaker. Infatti, tutti gli operatori che svolgono un lavoro tecnico e usano tecnologie diverse per filmare, fotografare, ecc. non è detto che siano automaticamente filmmaker.

Dunque come vediamo la definizione di filmmaker deve essere più precisa. In un film poi chi è il filmmaker? Il regista… il direttore della fotografia, il responsabile del montaggio o il produttore?

Nel frattempo anche il pubblico sta cambiando. Quali sono, infatti, i filmati più visti in assoluto? Quelli che passano sul web. E sono prima di tutto le giovani generazioni a consumare più delle altre i video su internet. Se il panorama è cambiato radicalmente, questo significa che il filmmaker ha anche e vuole un pubblico più vasto possibile. Il filmmaker di oggi può essere considerato quell’individuo che tenta di raccontare una storia con uno stile visivo. Nessuna importanza a questo punto ha il formato del video, né il pubblico.

Gli obiettivi dei novelli filmmaker sono quelli di intrattenere, educare e fare domande ai visualizzatori che riguardano il modo in cui vivono la loro vita. Se un individuo produce video educativi, piccoli documentari, video matrimoniali, video commerciali, allora può anche considerarsi un filmmaker. Per concludere, possiamo accettare la definizione di Kanak, però state sempre attenti allo stile originale del vostro video. Spesso è quello che farà la vera differenza.

[Leggi anche: Emmanuel Carrère, uno scrittore al cinema]

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