Ritratto di Martina Bianchetti
Autore Martina Bianchetti :: 27 Maggio 2014

Le opinioni della critica internazionale sui film che saranno, o già sono, nelle nostre sale cinematografiche. Questa settimana: Dom Hemingway, Freda - La segretaria dei Beatles, Blackfish e Goool!

una scena di Dom Hemingway

 

 

Dom Hemingway di Richard Shepard. Con Jude Law, Richard E. Grant, Demiàn Bichir, Kerry Condon, Jumayn Hunter, USA, Commedia nera

“Apparentemente volgare, Dom Hemingway è in realtà la storia di un uomo schiacciato dalla propria fortuna che vuole disperatamente ricongiungersi con la propria figlia. Purtroppo la narrazione si ritrova spesso ad inseguire se stessa in modo circolare e niente sembra trovare una soluzione. Dom Hemingway potrebbe sembrare come un film di Guy Ritchie che il regista inglese non ammetterebbe mai di aver scritto o diretto” (Chris Sawn - http://www.examiner.com/review/dom-hemingway-review-luck-is-for-losers)

“Alcuni potrebbero essere infastiditi dalla volgarità del film e di Dom stesso, ma, una volta che si accetta di avventurarsi con il protagonista, la ricompensa sarà grande. […] Io di certo non ho avuto problemi con l’umorismo british del film, anche se credo che, come in “Filth” con “il Lercio” interpretato da James McAvoy, sarà proprio questa sfacciataggine a determinare il godimento del film. In ogni caso, raccomando di vedere la pellicola anche solo per la performance di Jude Law, degno di ogni lode.” (Sean Cordy - http://12angrycinephiles.com/2014/03/31/dom-hemmingway-2014/)

“Il film è folle sotto molti punti di vista (spesso ricorda i lavori di Ritchie), peccato che perda forza nel momento in cui appare il personaggio della figlia, interpretata da Emilia Clarke. Questa ricerca della felicità sembra estranea al resto del film, […] e quando ricompare l’insopportabile ed a volte ipnotico Dom, recuperare il ritmo è davvero difficile, anche se alla fine ci riesce. Forse troppe volte le soluzioni proposte sembrano dettate dal caso, ma alla fine la sensazione che rimane è quella di aver visto un film bello e divertente, e con un Jude Law incredibile.” (Jesus Usero - http://www.accioncine.es/reportajes/criticas-proximos-estrenos/2778-dom-...)

 

 

Freda - La segretaria dei Beatles di Ryan White. Con George Harrison, Freda Kelly, John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr, Documentario, USA-Gran Bretagna

“Se non avete una forte avversione per i Beatles (e se sì, qual è il vostro problema?) questo è un film che dovete vedere assolutamente per compensare a tutti gli altri film spesso pesanti e caricaturali sui Beatles. Freda è un piacere assoluto dall’inizio alla fine... e la musica è, ovviamente, fantastica.” (Kristal Cooper - http://thetfs.ca/2013/04/26/hot-docs-review-good-ol-freda/#.U4SGMJR_vI4)

“Freda è uno sguardo morbido e tenero su una signora morbida e tenera a cui è capitato di essere la segretaria della più grande band di tutti i tempi. Con alcuni aneddoti preziosi ed una storia felice, questo secondo lavoro del regista Ryan White vi farà pensare ‘che tenerezza!’: questo è Freda.” (Sam Carey - http://www.thehollywoodnews.com/2013/10/17/lff-2013-good-ol-freda-review/)

“Sebbene risulti divertente, il film aggiunge poco a ciò che giù sappiamo dei Beatles, e non lascia nemmeno una visione chiara sulla figura di Freda, o comunque sufficientemente particolare per metterla nei panni di un personaggio interessante. Anche se ogni tanto si trovano delle chicche curiose e deliziose, alla fine questo film mi ha lasciato insoddisfatto.” (Martin Teller - http://martinteller.wordpress.com/2013/10/29/good-ol-freda/)

 

 

Blackfish di Gabriela Cowperthwaite. Documentario, USA

“È naturale ed ammirevole voler scoprire le più rare ed uniche specie del regno animale. Solo Dio sa quanto tempo ho passato oggi ad osservare fotografie di panda giocherelloni invece di lavorare! Questo continuo tira e molla tra l’affetto e lo sfruttamento del regno animale è quello che rende questo documentario così tragico. OHMIODIOQUALCUNOSALVIQUELLEPOVEREORCHE!!” (Jordan Hoffman - http://www.film.com/movies/review-blackfish)

“Una storia che combina senza sentimentalismi due emozioni apparentemente incompatibili che si provano nel momento in cui ci si trova di fronte a questi enormi mammiferi neri.  Da una parte la tenerezza e l’emozione che suscitano, dall’altra il lato più oscuro che questi animali possono mostrare in determinate situazioni. Imperdibile.” (Francisco Jimenez - http://www.cinemabites.es/pelicula/critica-blackfish/)

“Anche se il film non riuscirà a far cambiare idea agli appassionati di spettacoli da delfinario, si spera che riuscirà a far pensare a tutti, per un attimo, al prezzo elevato che questo tipo di intrattenimento a volte può costare.” (Carlos deVillalvilla - http://carlosdev.wordpress.com/2013/08/20/blackfish/)

 

 

Goool! di Juan José Campanella. Con Rupert Grint, Anthony Head, Juan José Campanella, Diego Ramos, Eve Ponsonby. Argentina, Spagna

“Un film che emoziona, diverte, fa pensare e fa ridere. Visivamente è impeccabile: movimenti di macchina, inquadrature, i dettagli dei personaggi, le loro voci, tutto è di alto livello, al di sopra della narrazione in sè. La scommessa è quasi allegorica: Campanella sceglie il l'animazione per descrivere gli abitanti di questa parte del mondo, cercando di eguagliare le grandi produzioni di Hollywood. Le partite importanti si vincono con l’anima.” (Alejandro Castaneda - http://www.eldia.com.ar/edis/20130720/Los-grandes-partidos-ganan-alma-es...)

“Questo è un film che porta il marchio di Campanella: nel salto dalla produzione cinematografica all’animazione, il regista non ha abbandonato le sue tematiche abituali e tanto amate, e nemmeno quella nostalgia che sempre aleggia nelle sue storie o nei suoi appelli emotivi o la sua tendenza al giudizio.” (Fernando Lopez - http://www.lanacion.com.ar/1601939-metegol)

“Goool! sorprende per la sua perfezione formale, la scioltezza dei gesti dei suoi personaggi, il calore della loro espressività, la verosimiglianza con la parlata argentina, nel caso di Amedeo, e la perfezione delle voci. A questo si aggiunge un tratto caratteristiche che contraddistingue il film: la sua parodia a “2001 Odissea nello spazio” di Kubrick nella scena iniziale, per definire un’origine scimmiesco-mitologica del calcio, e nella “stellare” partita finale.” (Isabel Croce - http://www.laprensa.com.ar/410173-El-futbol-nacional-y-popular.note.aspx)

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