Ritratto di Claudio Mundo
Autore Claudio Mundo :: 10 Aprile 2015

Oltre al regista di "La grande bellezza", aderiscono all'appello anche Ettore Scola, Matteo Garrone, Wim Wenders e Ken Loach. Michel Hazanavicious ("The Artist") ha letto l'appello oggi a Roma (Palazzo Farnese) in occasione del Festival "Rendez-Vous"

Il regista Paolo Sorrentino

A Palazzo Farnese, a Roma, nell'ambito della quinta edizione del Festival Rendez-Vous, appuntamento con il nuovo cinema francese, molti grandi nomi della settima arte hanno colto l’occasione per proporre alle istituzioni nazionali ed europee alcune misure per migliorare la diffusione e la promozione delle proprie e altrui opere. Fra i primi firmatari dell’appello ci sono il francese Michel Hazanavicious (autore del premio Oscar The Artist, che ha letto il testo integrale), Ken Loach e Wim Wenders; tra gli italiani si registrano le adesioni di Paolo Sorrentino, Matteo Garrone ed Ettore Scola. Il fulcro del dibattito è stato il diritto d’autore che, secondo la delegazione di registi, andrebbe ripensato in modo tale che non sia un ostacolo alla circolazione delle opere in tutti i mezzi di diffusione ma che, al contempo, non deve poter danneggiare i soggetti più deboli. 

I cineasti europei si sono detti concordi con l’iniziativa di Bruxelles che favorisce la creazione di un mercato unico digitale, con iniziative come la riforma delle leggi sul copyright, ma hanno manifestato il proprio timore che esse si rivelino rischiose per tutto il cinema europeo, favorendo solo i colossi americani. Al termine della lettura, in lingua francese, Hazanavicious si è detto soddisfatto dell’iniziativa sua e dei suoi colleghi: “Si tratta di una risposta importante - ha dichiarato ai microfoni dei cronisti presenti - alla politica europea sui finanziamenti alle produzioni. Abbiamo fatto sentire la nostra voce”.

[Leggi anche: Da pellicola a digitale. Il problema della conservazione dei film]

Di seguito riportiamo alcuni brani del testo integrale dell’appello: 

Le numerose discussioni che hanno animato questa prima Giornata di Roma dimostrano un'urgenza condivisa da tutti: mentre i fondamenti stessi del diritto d'autore sono rimessi in discussione da coloro che, in Europa, li considerano a torto un ostacolo alla circolazione delle opere, affermiamo la nostra volontà di ridisegnare nella sua essenza il modo di mostrare e far circolare i nostri film tra i nostri paesi. […]  Per far questo, è necessario focalizzare l'attenzione su tutti i mezzi di diffusione dei film: 

1. Le sale cinematografiche: bisogna moltiplicare gli sforzi per contrastare il deserto cinematografico tuttora esistente in numerosi territori. È necessario evitare la chiusura delle sale esistenti e al tempo stesso consentire la creazione di nuove strutture. Le sale indipendenti non devono essere trascurate nella dotazione dell'attrezzatura digitale. […]

2. Le reti televisive: sollecitiamo le emittenti di servizio pubblico ad impegnarsi fin d'ora nel redigere una Carta per una migliore trasmissione delle opere cinematografiche europee, concentrando gli sforzi in particolare sugli scambi e lavorando su programmazioni condivise e reciproche. Sarà anche necessario aiutarle a sviluppare i loro canali digitali (in particolare la Catch-up TV), nel contesto di un modello economico sano che non distrugga il valore dell'opera. […]

3. Le piattaforme di Video On Demand: è necessario ripensare un regolamento europeo specifico a seguito della comparsa di operatori europei capaci di competere con i giganti mondiali. Per molto tempo Internet è stata oggetto delle nostre preoccupazioni che si sono materializzate in particolare con i danni provocati dalla pirateria. Vogliamo credere che forse oggi sia la migliore partner del cinema europeo. Una rete interconnessa adeguatamente regolamentata può diventare uno straordinario mezzo per mostrare le nostre opere.
A tal fine, la Commissione europea deve adattare le sue direttive sui media audiovisivi, ma anche sulla fiscalità. […]

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