Sam Taylor-Johnson ha deciso di uscire dalla saga di "Fifty Shades" dopo il successo planetario del primo film: la regista non riusciva a sopportare l'autrice sul set, troppo invadente a causa dell'ampio controllo creativo concessole dalla Universal
La regista di Cinquanta sfumature di grigio ha confermato la scorsa notte che non tornerà dietro la macchina da presa per il sequel, Fifty Shades Darker. Così Sam Taylor-Johnson, in qualche modo artefice dell'incredibile successo al botteghino della trasposizione del noto romanzo, lascerà in mano a un altro filmmaker i destini sadomaso dei protagonisti Anastasia Steele e Christian Grey.
Nonostante la sua regia abbia sortito l'effetto sperato e sia uno degli aspetti migliori di questo adattamento tanto discusso, la regista è uscita letteralmente esausta dalle avventure sul set, addirittura arrivando a dire di non voler più girare un film; i problemi pare siano nati sul campo a causa dell'onnipresenza invadente dell'autrice del romanzo E. L. James, il cui contratto con la Universal le ha permesso un insolito controllo creativo sul prodotto in fase di produzione. Insomma, la James ha "asciugato" proprio la Taylor-Johnson, costretta a passare intere giornate a sentirsi richiamare su quanto sesso si vedeva in una determinata scena sullo schermo e sul colore sbagliato di un vestito in un determinato momento della narrazione. Pare che in alcuni frangenti si sia creata una certa tensione ed è meglio, quindi, che ognuno vada per la propria strada d'ora in poi.
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In una dichiarazione a Deadline, la regista ha detto: "Dirigere questo film è stato un viaggio incredibilmente intenso per il quale sono largamente grata. Devo ringraziare la Universal per questo. Ho stretto legami molto forti con il cast, i produttori e la crew, specialmente con Dakota e Jamie. Non tornerò per il sequel, ma auguro alla saga tutta la fortuna possibile con i capitoli due e tre".
Ora, non sarà difficile trovare qualche candidato a proseguire il lavoro, anche se le uscite sul pressing stretto della James potrebbero spaventare i potenziali registi. Il nome del terzo film, tra l'altro, sarà Fifty Shades Freed. I protagonisti sono in trattative per il loro "prezzo" sui prossimi film, che potrebbe salire vertiginosamente dopo il discreto boom al botteghino, con quasi 560 milioni di dollari portati a casa.
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