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Autore Erika Favaro :: 28 Aprile 2016

Jane Magnusson dirigerà il documentario "Bergman" in occasione del centenario dalla nascita previsto per il 2018

Ingmar Bergman

Nel 2018 si celebreranno i 100 anni dalla nascita di Ingmar Bergman, uno dei più grandi registi di tutti i tempi, colui che è riuscito ad entrare in punta dei piedi nell’inconscio di ognuno di noi dosando perfettamente realismo e simbolismo.

Per ricordarlo la sua Svezia sta cominciando a lavorare ad un progetto molto importante dal titolo Bergman che prevede la produzione di un documentario e di una miniserie composta da tre puntate per la televisione.

A produrre il film saranno Mattias Nohrborg, Fredrik Heinig e Cecilia Nessen, per la B-Reel Feature Films che al momento ha stanziato quasi due milioni di euro per il progetto. A dirigere invece sarà la svedese Jane Magnusson, la stessa regista che già nel 2013 in collaborazione con Hynek Pallas aveva presentato Trepassing Bergman alla Mostra del Cinema di Venezia. Si trattava di uno spin-off della serie Bergman’s Video in cui molti registi parlavano del loro rapporto con il padre de Il settimo sigillo e raccontavano come la sua poetica li avesse influenzati. La meravigliosa isola di Fårö, dove Bergman viveva, accolse per l’occasione cineasti del calibro di Woody Allen (uno dei più grandi appassionati di Bergman), Martin Scorsese, Lars Von Trier, Michael Haneke, Ang Lee e Takeshi Kitano.

“Bergman ha prodotto talmente tanto materiale che, aggiungendoci tutto quello che è stato scritto e diretto su di lui, abbiamo davvero bisogno di una panoramica generale”  ha dichiarato la Magnusson. “L’ambizione di questo film è di scoprire chi era veramente Bergman, esplorare i misteri nascosti dell’uomo che attraverso le sue opere ha influenzato il pubblico di tutto il mondo”.

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La regista ha cominciato a lavorare al progetto lo scorso anno: “Bergman è probabilmente lo svedese più importante e contraddittorio che sia mai esistito. Oggi bisogna raggiungere il successo il prima possibile, lui invece fallì diverse volte. È affascinante vedere come la scena cinematografica lo considerava, la sua vita è come un viaggio nella storia moderna della Svezia”.

Non resta che attendere il 2018, nel frattempo i film di Bergman sono un tesoro che ci è stato donato e che non dovremmo mai dimenticare di possedere. 

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