Morto Vilmos Zsigmond, direttore della fotografia amato da Spielberg e Cimino

E il 2016 si apre, purtroppo, con un lutto nel mondo del cinema: ad averci lasciati, stavolta, è un'autentica leggenda nonché uno degli artisti più talentuosi del panorama, il direttore della fotografia Vilmos Zsigmond. A darci conferma della brutta notizia è Yuri Neyman, suo collega e co-fondatore della Global Cinematography Institute. 

Dichiara un comunicato dell'istituto: “Il mondo della fotografia ha perso un grande talento oggi. Il genio di Vilmos non stava solo nelle sue immagini, ma anche nel suo senso di onestà verso la narrazione. Come uno dei nostri membri più stimati, Vilmos era un'ispirazione e un mentore. Nel 2003, i nostri membri l'hanno votato come uno dei 10 direttori della fotografia più influenti di sempre. (...)

Non esiste un singolo membro del Global Cinematography Institute che non sia stato colpito dal suo lavoro brillante e dalla sua storia personale. Le sue riprese della rivoluzione ungherese saranno sempre parte della sua importante eredità verso le future generazioni di direttori della fotografia e studenti. Lui ha fatto la differenza. Rimarrà un'ispirazione ovunque”.

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Invidiabile la carriera di Zsigmond, che comprende diverse collaborazioni con molti tra i cineasti più rinomati e amati della settima arte, da John Boorman (Un tranquillo weekend di paura) a Robert Altman (Il lungo addio), passando per Steven Spielberg (Sugarland Express, Incontri ravvicinati del terzo tipo) e Michael Cimino (Il cacciatore, I cancelli del cielo), Brian De Palma (Blow Out, Il falò della vanità, The Black Dahlia) e George Miller (Le streghe di Eastwick), Sean Penn (Tre giorni per la verità) e Woody Allen (Melinda e Melinda, Sogni e delitti, Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni). Il suo ultimo lavoro risale al 2014, anno di Six Dance Lessons in Six Weeks, dramedy tuttora inedito in Italia.