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Autore Rita Andreetti :: 21 Settembre 2014

Grande accordo produttivo per il cinema tra giganti Cina, Russia e India, per espandere i propri confini

La recente visita di Xi Jinping in territorio indiano ha siglato anche il secondo importante accordo co-produttivo asiatico della Cina: il primo, di pochi giorni fa, è stato fissato con la Russia e il secondo, appunto, con la terra di Bollywood, l'India.

Questi due patti si vanno ad aggiungere ai già molteplici siglati nell'ultimo biennio con la superpotenza asiatica, che si sta affermando evidentemente come il prossimo (ormai non più tanto prossimo) mercato cinematografico, produttivo e distributivo, su cui puntare. Anche l'Italia ha formalizzato poco prima dell'estate un contratto co-produttivo che era nell'aria da qualche anno e che si può ritenere ora ufficializzato e operante (la notizia qui).

La Russia, dal canto suo, ha volontariamente cercato la Cina per offrire un'impennata produttiva al suo mercato cinematografico un po' sottotono. “Questo [accordo] ci permetterà di attrarre risorse aggiuntive per l'implementazione di produzioni su larga scala e ci aiuterà ad accelerare le opportunità distributive delle co-produzioni Russo-Cinesi” ha dichiarato Vyacheslav Telnov, direttore del dipartimento cinema al Ministero della Cultura russo. Secondo il suo punto di vista, anche la Cina beneficerà del territorio russo nell'incremento degli schermi, che in realtà è già stato testato con alcune co-produzione precedenti, Travel to China 3D e Ekipazh (The Crew). Ma, a parte poche eccezioni, i rapporti tra i due stati in termini cinematografici fino adesso, sono stati sporadici e distaccati.

Continuando la sua strategia di costruzione di accordi personalizzati, come si diceva Xi Jinping in terra indiana ha affrontato anche il business cinematografico. Il risultato è stato un accordo firmato da una parte dal Ministro dell'Informazione e del Broadcasting indiano Prakash Javadekar, e dall'altra da Cai Fuchao, responsabile dell'organo di controllo di tutto lo scibile mediatico cinese, lo State General Administration of Press, Publication, Radio, Film and Television.

L'obiettivo ufficiale è quello di unire la creatività e le risorse per la co-produzione e offrire ai prodotti indiani un più ampio mercato. Fino ad oggi, la pratica è stata, anche con gli indiani, di tutt'altro tipo, e i film di Bollywood e non solo, generalmente si sono potuti apprezzare giusto nei televisori in background ai ristoranti. L'eccezione più recente è stato Dhoom:3, una produzione indiana che ha trovato una distribuzione nella Terra di Mezzo con HGC Entertainment. Tuttavia, l'India sta lavorando seriamente sulla strutturazione di accordi co-produttivi e la Cina è solo l'ennesima della lista: Francia, Germania, Brasile, Nuova Zelanda, Polonia, Spagna, Gran Bretagna, Canada e pure l'Italia l'hanno preceduta.

Tutti questi Paesi saranno ospiti prescelti presso l'India International Film Festival che si terrà tra il 20 e il 30 Novembre a Goa.

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