Crowdfunding ancora aperto per il documentario contro il gioco d'azzardo e le varianti del Gratta & Vinci, una delle quali ispira il titolo: con "Vivere alla grande" si vincono 500.000 euro, + 10.000 euro per 20 anni e 100.000 euro di bonus finale
Si concluderà il 31 ottobre la raccolta fondi per sostenere la realizzazione del documentario Vivere alla Grande - L'invasione dell'azzardo legale in Italia: viaggio in un contagio sociale, politico, mediatico e culturale. La campagna di crowdfunding è atttiva sulla piattaforma Produzioni Dal Basso e con il sostegno di Banca Etica, Fondazione Antiusura San Nicola e S.s. Medici e Alea. In poco più di 3 mesi sono stati raccolti quasi 5000 Euro. Un ottimo risultato, ma che ancora non permette di poter raccogliere il budget necessario di 7000 Euro!
Una videocamera, una macchina fotografica, un microfono e alcune storie, tante. E’ questo quello che avrete modo di vedere nel film documentario dell’autore e regista Fabio Leli: sono storie che scavano a fondo nelle ombre del gioco d’azzardo, uno di quei “piaceri” legalizzati e controllati dallo stato che sfocia, in alcuni casi, in una vera e propria patologia.
Vivere alla grande non è un nome scelto a caso: quest’ultimo, infatti, è il nome di un Gratta & Vinci che promette al fruitore la vincita immediata di 500.000 euro più 10.000 euro per vent’anni e 100.000 euro di bonus finale, un premio non indifferente al quale è difficile resistere. Nella società odierna, tediata da gravi problemi economici e sociali, sperare, lo sappiamo, è necessario. I cittadini si aggrappano a qualsiasi cosa pur di poter aver meno paura del futuro, un’ombra nera che si abbatte con prospettive aride nella vita di moltissimi italiani. La speranza però è un’astuta trappola organizzata da chi quel biglietto l’ha creato, perché la probabilità di effettuare quella vincita, risiede solo in cinque biglietti, cinque su trenta milioni.
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Questi fatti importantissimi, restano taciuti per i fruitori di quelle “speranze” che continuano, imperterriti, a credere nella possibilità di una vincita, inconsapevoli del fatto che quello che sembra il volto di un amico sincero e prospero di benevolenza è invece una macchina che, su più livelli, si appropria dei soldi degli italiani. Il gioco d’azzardo non provoca solo povertà economica e sociale, genera anche violenza, quella violenza che deriva dall’insoddisfazione, dall’impossibilità di sentirsi realizzati, dall’aridità emotiva che può essere riempita solo dal diritto, che ha ogni cittadino, di guadagnare legalmente, attraverso il proprio lavoro, magari quello che ama.
Il documentario è in corso d’opera. Buona parte del film è stato girato in Puglia a zero budget e tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione non hanno ricevuto compensi o rimborsi spesa. Per rendere il documentario completo e fedele all’idea del regista c’è bisogno di raccogliere altre importanti testimonianze in alcune città italiane. La produzione ha deciso di riporre la sua fiducia in coloro che desiderano vedere l’opera al completo mediante una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni Dal Basso e sostenuta da Banca Popolare Etica.
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