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Autore Pierre Hombrebueno :: 28 Giugno 2016

Come fare un film con il miglior montaggio? Ecco oggi un consiglio dell'editor di documentari Paddy Bird, il quale si è chiesto la fatidica domanda: che cosa posso fare io, montatore, per iniettare ancor più effetto drammatico alle scene?

studio di montaggio

Il montaggio, ormai lo sappiamo, è il momento più delicato e importante di tutta la realizzazione di un film. Il regista ha già scelto il materiale, ha tirato fuori performance magistrali dagli attori, sparato battute killer e concepito delle inquadrature pazzesche, ma starà proprio all'editor darne il senso finale, quello che poi arriverà sul grande schermo davanti agli spettatori. Insomma, vale sempre il vecchio detto: un film brutto ma montato da dio può risultare bello, ma un film bellissimo ma montato schifosamente risulterà, per forza di cose, brutto.

D'altronde, ci sarà pure un motivo se gli autori più esigenti stiano perennemente attaccati ai propri montatori durante la post-produzione, fiatandogli sul collo minacciosamente. Così, per tutti gli aspiranti professionisti là fuori, ecco oggi un consiglio di Paddy Bird, editor di documentari, il quale si è chiesto la fatidica domanda: che cosa posso fare io, montatore, per iniettare ancor più effetto drammatico nelle scene?

Il risultato è arrivato con quello che definisce Dramatic Sync Tempo Decompression, che detta così pare una cosa complicatissima e stra-elaborata, ma in verità è abbastanza semplice e sintetizzabile. In pratica, secondo Bird, talvolta l'attimo più drammatico e rivelatorio di una scena arriva troppo velocemente, quasi in maniera impercettibile. Compito dell'editor, allora, sarà proprio quello di evidenziarlo, facendo in modo che non passi inosservato. Come fare per ottenere un risultato? Aggiungendo una pausa di stacco subito dopo l'attimo. Aggiungere, artificialmente, del tempo.

[Leggi anche: I consigli di Kevin Smith per un montaggio rapido e indolore]

Prendiamo l'esempio di un dialogo: dopo la frase più intensa detta da un personaggio, non proseguite immediatamente con la risposta, bensì aggiungete una “pausa drammatica” come potrebbe essere la reazione silenziosa dell'altro. Secondo l'autore, questo darà maggior tempo allo spettatore di metabolizzare l'enfasi, rendendo quindi più potente la sequenza.

Chiaramente, trattasi anche di puri gusti personali, e probabilmente molti montatori troveranno questo espediente parecchio banale. In ogni caso, ecco un video che spiega al meglio la Dramatic Sync Tempo Decompression:

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