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Autore Redazione :: 27 Luglio 2017

Per affinare l'estetica di un film occorrono vari tipi di lenti: di solito ogni scelta corrisponde a emozioni diverse

The Master di Paul Thomas Anderson

Per affinare l'estetica di un film occorrono vari tipi di lenti: di solito ogni scelta corrisponde a emozioni diverse. Nel video saggio di Travis Lee Ratcliff che abbiamo scelto oggi possiamo innazitutto ammirare i risultati ottenuti proprio in base alla scelta della lunghezza focale degli obiettivi fotografici. Trai i vari citati in ordine sparso Apocalypse NowThe MasterHer, Fargo, BrazilQuarto Potere, In the mood for love e altri che trovate nell'elenco completo alla fine del video.

La misura di 50mm corrisponde alla vista umana, ma sarebbe anche banale pensare di mettere in scena il nostro film utilizzando una sola lente.

Le principali scelte riguardano focali più corte, grandangolari, o quelle lunghe dei teleobiettivi.

Cosa cambia? Moltissimo e nel video sono citati esempi famosissimi nella storia del cinema, come l'indimenticabile grandangolo di Gregg Toland in Quarto Potere di Orson Welles.

Il grandangolo con le sue deformazioni è utilissimo per comunicare uno stato emotivo molto particolare dei personaggi. Per questo nel video si parla di una scelta molto efficace.

Nondimeno anche il teleobiettivo ha come effetto un risultato molto particolare. Riducendo lo spazio scenico, infatti, questa ripresa non fa altro che aumentare la concentrazione dello spettatore su alcuni dettagli, come il viso di un attore.

Buona visione!

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