Nolan consiglia di guardare "Interstellar" in un IMAX Theater o laddove il formato 70mm possa essere proiettato, affinché il pubblico apprezzi la qualità della sua tecnica di ripresa su pellicola: 49 rulli per 270 kg di immagini uniche ed esclusive
Poco più di 270 chilogrammi, 49 stock di pellicola in formato 70mm: ecco quanto pesa l'esperimento IMAX di Interstellar di Christopher Nolan. Il regista consiglia caldamente il pubblico di guardare - almeno la prima volta - il suo ultimo film in una sala IMAX o che consenta la proiezione del formato 70mm, cioè quello nativo con cui è stato girato parte dell'attesissima opera di fantascienza. Si parla di 66 minuti nei quali gli operatori hanno brandito una bestiale camera IMAX, il cui peso è equiparabile all'incirca a quello di un bambino.
Il glorioso sforzo intergalattico di Nolan è stato quindi tale anche in quanto a strumenti: lui fu il primo a sperimentare la ripresa IMAX 70mm nel 2008 con Il cavaliere oscuro, per quasi 30 minuti di film, prima di ripetersi con il terzo capitolo Il cavaliere oscuro - Il ritorno. Con la collaborazione del direttore della fotografia Hoyte van Hoytema - che ha rimpiazzato il fido Wally Pfister, impegnato nel debutto alla regia Transcendence -, Nolan ha optato per questo formato, che propone immagini straordinarie con dettagli mai così precisi e consente una percezione del movimento di rara efficacia. Ne parlano chiaramente i protagonisti della troupe nel filmato For the Love of Film, featurette sull'utilizzo di IMAX in Interstellar, dove si percepiscono la lunghezza, l'intensità e la difficoltà del processo lavorativo in post-produzione.
[Leggi anche: Da pellicola a digitale. Il problema della conservazione dei film]
Lo schermo gigante dellla sala IMAX è l'unico che può supportare la proiezione del formato 15/70, come viene chiamato comunemente il rapporto della pellicola IMAX, perché questa ha 15 perforazioni su un fotogramma di 70 mm. Visti lo spessore e la grandezza della pellicola, i rulli non stanno in una classica bobina bensì sono stesi orizzontalmente su grossi e pesanti piatti. L'assemblaggio dei rulli viene illustrato dal proiezionista dell'AutoNation IMAX Theater.
Il digitale è dicerto una bella cosa, ma, se si vuole salvare il cinema nelle sale cinematografiche, è ora di dare il giusto valore allo spessore delle tecniche che valorizzano ancora le potenzialità della pellicola.
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