Con Independence day gli alieni tornano a fare paura. Addio vecchio simpatico E.T., addio gentili extraterrestri, quelli, per intenderci, di Incontri ravvicinati del terzo tipo. La recensione
Regia: Roland Emmerich
Interpreti: Will Smith, Bill Pullman, Jeff Goldblum, Mary Macdonnell
Nazionalità: USA, 1996
Con Independence Day gli alieni tornano a fare paura. Addio vecchio simpatico E.T., addio gentili extraterrestri, quelli, per intenderci, di Incontri Ravvicinati del terzo tipo. I "marziani" degli anni '90 ricordano i mostri del serial Alien. E mentre quelle terribili creature abitavano gli spazi profondi dell'universo, questi alieni invadono la terra, e hanno tutta l'intenzione di distruggere la razza umana. Le loro paurose astronavi sono gigantesche; una di esse oscura quasi tutta Manhattan. Le altre presidiano le più grandi metropoli del mondo e si preparano a fare fuoco. Quando all'improvviso inizia la distruzione, il panico esplode tra la popolazione.
Le premesse, così descritte, appaiono appassionanti. In realtà la storia sembra costruita a bella posta per il partito repubblicano degli Stati Uniti. E il presidente Whitmore (Bill Pullman), altro non è che un sosia di Bush. Il suo discorso di incitamento alla riscossa per sconfiggere il nemico è un gustoso spot elettorale e, guarda caso, cade proprio il quattro luglio, il giorno in cui si festeggia l'indipendenza americana.
Ma Independence Day contiene altre provocazioni, per nulla velate. La linea del politically correct è seguita con meticolosa tenacia. La lezione continua, ci sono tante altre belle "cosette" da imparare: gli hippies pacifisti che festeggiano l'arrivo degli alieni sul tetto della Library Tower a Los Angeles vengono spazzati via dal fuoco extraterrestre. Troppo fessi e deboli in un mondo in cui è solo la forza (e quindi anche quella militare) a trionfare. Segue la scelta rincuorante e buonista dei protagonisti: ebrei, neri, e anche irakeni. Va bene la molteplicità delle razze, purché tutto si riunisca sotto la bandiera a stelle e strisce. E questo spiega perché l'invasione aliena nelle altre nazioni ci sia appena mostrata e solo attraverso immagini televisive.
Insomma si fa davvero fatica a credere che questi extraterrestri invadano il mondo intero. E tutta la vicenda si rivela in conclusione come una questione esclusivamente americana. Solo loro hanno una parte importante nelle sorti del pianeta. Una riscossa terrestre è possibile, grazie all'organizzazione e al coraggio americani, all'intelligenza di un manipolo di elementi, tra cui, oltre il presidente, un eccezionale pilota, e un astuto esperto di informatica. Il nostro suggerimento è di non raccogliere le suddette provocazioni e di godersi lo stesso lo spettacolo.
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