Più di 20 capolavori del genere noir saranno proiettati all'Egyptian Theatre di Hollywood dal 3 al 19 aprile per l'edizione 17 di Noir City, dove scorreranno sullo schermo i volti di divi come Bogart e Bacall, diretti da Daves, Tourneur o Sturges
Tutto pronto per la diciassettesima edizione di Noir City, Festival dedicato al genere che spopolò nella Hollywood degli anni Trenta e Quaranta, popolata di investigatori spiantati e pronti a tutto, donne misteriose e conturbanti e villain mai così coriacei e spietati. L'organizzazione è affidata a The American Cinematheque in collaborazione con Film Noir Foundation e si svolgerà dal 3 al 19 aprile presso l'Egyptian Theatre a Hollywood.
12 notti e 26 film che alternano gemme rare difficilmente già viste, versioni restaurate, nuove stampe in 35mm, film introvabili su DVD e nomination agli Oscar per un'esperienza immersiva e che riporterà in auge lo spirito metropolitano e maledetto del film noir. Tra i capolavori di quest'anno ci sono il bellissimo La fuga di Dalmer Daves con la coppia d'oro Humphrey Bogart e Lauren Bacall, Ti ho visto uccidere di Roy Rowland con Barbara Stanwick, una sorta di La finestra sul cortile dal punto di vista, però, di una donna, La marea della morte di John Sturges e le pellicole di Jacques Tourneur La cortina del silenzio e Il treno ferma a Berlino.
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Inoltre, a cura della Film Noir Foundation, ci sarà anche il restauro in 35mm di Il mistero del marito scomparso, che ha esordito in anteprima mondiale al Noir City di San Francisco di quest'anno. Diretto da Norman Foster nel 1950, il film ha come protagonisti Ann Sheridan e Dennis O'Keefe.
Incredibile presenza sarà quella della star di Il passo del carnefice Patricia Morison, da poco centenaria, una tra le tante sorprese, che comprendono anche rarissime produzioni britanniche e argentine tra le quali una nuova stampa della difficilmente trovabile Black Vampire, una maratona proto-noir e un week end di chiusura con festa: show di burlesque, giochi da casinò, trucco e parrucco per le signore e rasatura per gli uomini. La chiusura del festival sarà dedicata alla versione restaurata di The Guilty del 1947 di John Reinhardt, con Don Castle e Wally Cassel.
Per chi può esserci, un evento imperdibile, da vivere il più possibile alla scoperta di qualche dettaglio o film non ancora visto di quello che è il genere urbano per eccellenza.
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