Ritratto di Erika Favaro
Autore Erika Favaro :: 30 Luglio 2016

Dal 22 agosto al 7 settembre la Fondazione Cineteca Italiana organizza proiezioni presso lo Spazio Oberdan Milano

David Lynch

Mentre il mondo aspetta il ritorno di Twin Peaks, le cui nuove puntate saranno trasmesse nel 2017, la città di Milano si prepara a ripercorrere le tappe più importanti della carriera di David Lynch, artista totale, che da sempre riesce a raccontare per immagini i lati più oscuri del nostro inconscio.

È infatti in programma dal 22 agosto al 7 settembre 2016 presso lo Spazio Oberdan Milano, la rassegna di dieci film dedicata al cineasta nato settant’anni fa nel Montana.

Sempre in grado di combinare avanguardia e narrazione, angoscia e intrattenimento, David Lynch manca dal grande schermo dal lontano 2006 quando al cinema usciva Inland Empire. In questi anni però abbiamo continuato a sentir parlare di lui che si è comunque dedicato alla ricerca artistica nel campo della pittura, della musica e della scrittura.

Si inizierà ovviamente dal suo primo lavoro, da quell’Eraserhead – La mente che cancella che lo presentò al mondo nel 1976. Il tema della mostruosità si inserisce perfettamente  nel suo immaginario quasi surrealista che si incupisce sempre di più sulle note di una colonna sonora sperimentale. Si proseguirà poi con Mulholland Drive in cui Lynch ha dimostrato di essere perfettamente in grado di raccontare le atmosfere mutevoli e inquietanti degli incubi e di saper dirigere i suoi attori con maestria come fa in questo caso con Naomi Watts e Laura Elena Harring.

In un’epoca in cui le serie tv sono al culmine della loro popolarità, è importante ricordare che Lynch non solo ha diretto Twin Peaks, ma anche Fuoco cammina con me ovvero il film che viene considerato il prequel del serial TV, incentrato sul misterioso omicidio della giovane Laura Palmer e che ci introduce nell’inquietante mondo della cittadina dell’Oregon, fra viziose adolescenti, relazioni equivoche e demoniache presenze.

Ci sarà spazio anche per il suo lavoro considerato più “insolito” e narrativo, ovvero per Una storia vera in cui si racconta il viaggio di un anziano che vuole a tutti i costi raggiungere il fratello con cui non parla da dieci anni.

[Leggi anche: 10 cose che ogni regista dovrebbe imparare da David Lynch]

Non mancheranno ovviamente i grandi classici come Elephant Man e Velluto blu e altri titoli. Per maggiori informazioni basta consultare il sito della Fondazione Cineteca Italiana.

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