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Autore Rita Andreetti :: 22 Giugno 2015

Ha chiuso i battenti l’ultima edizione dello Shanghai International Film Festival portando in Europa i premi più ambiti

Chiude la diciottesima edizione dello Shanghai International Film Festival dopo oltre un migliaio di proiezioni in giro per la città più alla moda del continente asiatico. Quest’anno è del regista Pierre Jolivet il premio più ambito, per il suo film The Night Watchman (Jamais dans la vie), una produzione franco-belga con atmosfere noir che è stata scelta dalla giuria guidata da Andrey Zvyagintsev (Leviathan). Il Premio della Giuria è stato assegnato al regista polacco Jacek Lusinski per il suo emozionante Carte Blanche, la storia vera di un insegnante di storia che affronta a modo suo una degenerativa perdita della vista. Tra le opere asiatiche, è The Dead End ad avere la meglio con il premio al Miglior Regista (Cao Baoping) e al Miglior Attore Protagonista spartito da tutto il cast. Si è distinto nuovamente dopo i premi del Busan e di Varsavia, l’opera prima di Hooman Seyyedi, 13, vincitore come Miglior Film e Fotografia nella sezione Asian New Talent Award.

Non poteva mancare una nutrita selezione di italiani in Focus Italy che, approdata in terra cinese, ha favorito dei ben 51 schermi offerti dalla manifestazione alla metropoli. Il più gettonato è stato certo Gabriele Salvatores che era presente a Shanghai sia con Italy in a Day che con il suo ultimo Il ragazzo invisibile. Ermanno Olmi invece ha regalato al pubblico Torneranno i prati e ha fatto da contraltare alla giovanissima selezione: non poteva mancare Francesco Munzi e il suo stravincitore Anime Nere che si è trovato nuovamente in compagnia di un film che, uscito in Italia nello stesso periodo, non aveva retto alla competizione. Si tratta di La terra dei santi di Fernando Muraca e le storie delle sue donne nella battaglia della ‘ndrangheta. Più a cuor leggero invece le due pellicole di Massimiliano Bruno Confusi e felici e Alessia Scarso, Italo. A chiudere il gruppo di rappresentanza, Noi siamo Francesco di Guendalina Zampagni, alla sua seconda opera di finzione, una riflessione sulla sessualità e sulla disabilità che arriverà tra poco nei cinema italiani.

La vera novità di quest’anno tuttavia, è stato l’arrivo per la prima volta nella storia della Cina cinematografica, della saga di Guerre Stellari tutta lal completo, dove gli episodi IV, V e VI hanno raggiunto per la prima volta in assoluto il pubblico cinese.

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In chiusura, non manchiamo di citare la Action Movie Week firmata da Jackie Chan che ha inaugurato proprio quest’anno dopo una manovra di marketing mastodontica che ha portato in città Sammo Hung, Feng Xiaogang e Li Bingbing tra gli altri. Uno sfarzo di VIP in esibizione di cui non rimane molto da dire, se non commentare lo sciccoso trofeo, calco della mano dell’attore.

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