Presentato in anteprima al Taormina Film Festival di quest'anno, è un thriller dal cast internazionale e a dirigerlo è il regista Massimo Coglitore: stiamo parlando di The Elevator.
Presentato in anteprima al Taormina Film Festival di quest'anno, è un thriller dal cast internazionale e a dirigerlo è il regista Massimo Coglitore: stiamo parlando di The Elevator. Un film girato per l'80% all'interno di un ascensore con due soli attori (James Parks e Caroline Goodall), un'impresa ardua che trova apprezzamento da parte di un pubblico numeroso che fa pensare al regista e al produttore Riccardo Neri di far uscire il film anche nelle sale italiane.
Il regista alla sua prima opera cinematografica (nel 2007 girò per la RAI il prodotto televisivo Noi Due) ammette che le difficoltà sono tante, ma che la passione e il coraggio aiutano a superare gli ostacoli. All'estero forse c'è più meritocrazia e più apertura verso film di differente genere. Coglitore afferma che la maggior parte dei produttori italiani incontrati gli ha sempre detto di fare film più convenzionali per via della situazione del nostro mercato, ma lui dice di stare bene solo se gira un film che ama. Il suo obbiettivo è emozionare il pubblico raccontando storie inconsuete con un'impronta personale. Finora può dire di esserci riuscito: “Nel mio cammino ho incontrato Riccardo Neri, un produttore di altri tempi che con la mia stessa passione e idea di cinema ci ha permesso di trovare una forte intesa. Abbiamo una serie di film in cantiere, un progetto che guarda lontano e non a episodi sporadici”.
Con Massimo abbiamo approfittato anche per sapere cosa ne pensasse dell'Artbonus che vede stanziati 5 milioni per l'audiovisivo: “Ben vengano i contributi pubblici se distribuiti con coscienza e onestà intellettuale”. A suo parere oggi la necessità primaria non sta solo nel sostenere la produzione, ma anche nell'incentivare la distribuzione in sala dei film italiani. Con l'arrivo della tecnologia digitale c'è stata una svolta notevole nel sistema, difatti ora è più semplice girare un piccolo film indipendente, il problema più grosso è che nessuno lo andrà a vedere in sala perché non esiste un sistema che tuteli questa tipologia di film. “Noi non abbiamo usufruito di nulla e Riccardo Neri, con la Lupin Film, la sua società, ha prodotto in maniera del tutto indipendente The Elevator”.
Massimo ci anticipa qualcosa sul suo prossimo progetto: The Straight Path. Prodotto sempre da Neri la sceneggiatura è da poco ultimata e scritta da Mauro Graiani e Riccardo Ierrera (autori di The Elevator). La storia parla di un forte dramma familiare con risvolti da thriller psicologico. Per motivi commerciali il film probabilmente verrà girato in Irlanda nella primavera del 2015 in lingua inglese.
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