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Autore Redazione :: 19 Settembre 2016

Valerio Mastandrea, ospite di Gasometro 2016 in occasione della seconda proiezione della trilogia di Claudio Caligari, anticipa così il suo nuovo prossimo impegno professionale

Valerio Mastandrea

"Guardo poca tv, ma non per spocchia. Non è un elettrodomestico che mi piace: preferisco andare al cinema o al teatro. Confido però nel cambiamento del mezzo, in un "anno zero". Sono molto curioso di vedere se la tv generalista cambierà. Non ho mai detto "no" alla fiction, ma mi sono state fatte proposte che non mi avrebbero fatto crescere o che non mi piacevano. E poi non sono neanche un fan accanito delle serie televisive, guardo soltanto le partite. Spero che la televisione prossimamente osi di più, per non accontentare soltanto chi la guarda. Ad ogni modo, a breve girerò una serie per la tv, ma non posso dire né cosa né per chi". Valerio Mastandrea, ospite di Gasometro 2016 in occasione della seconda proiezione della trilogia di Claudio Caligari, anticipa così il suo nuovo prossimo impegno professionale.

GASOMETRO 2016 - Si è concluso sabato scorso, dopo una programmazione che ha unito egregiamente, per due mesi, musica, cinema e teatro, Gasometro 2016, l'evento dell'estate capitolina. Lo spazio di Riva Ostiense, aperto dalle 19 fino alle 4 del mattino, si è congedato, sempre al grido di "Core d'Acciaio", con un grande evento: l'omaggio a Claudio Caligari con la sua trilogia composta da "Amore tossico", "L'odore della notte", "Non essere cattivo". Tutti gli appuntamenti, come al solito, sono stati ad ingresso libero. L'organizzazione si è avvalsa della direzione di Edoardo Frullini, Nico Di Crescenzo, Andrea Paolotti ed Emanuele D'Aniello per l'arte e di quella di Daniele Frullini per la musica.

VALERIO E I CLASSICI ITALIANI - In merito alla recente tendenza di riproporre i grandi cult mondiali in sequel e reboot, gli abbiamo chiesto quale film italiano avrebbe voluto reinterpretare: "Credo che i grandi film non vadano mai rifatti: se rispondessi "C'eravamo tanto amati" mi sputerei in faccia da solo. Però mi piacerebbe rivederli al cinema. Bisognerebbe riportare al cinema questo genere di film, quelli che la nostra generazione non conosce se non in seconda o terza serata in tv, così da rendersi conto della vera dimensione del Cinema, di cos'era e di che cosa è".

IL PRIMO INCONTRO CON CLAUDIO CALIGARI -
Sul suo primo incontro con Claudio Caligari, infine, Valerio racconta: "Avevo già visto "Amore tossico", recitavo da appena qualche anno. Quando Claudio mi propose "L'odore della notte" non avrei dovuto coprire il ruolo del protagonista. Poi, a 15 giorni dalle riprese, mi chiese questa sostituzione. Ci siamo conosciuti sul set, ma da lì ci siamo conosciuti e frequentati; abbiamo condiviso molte sue sconfitte e parecchi miei pareggi. È stata un'amicizia che non è stata solo tale: se mi chiedete cosa ha imparato ancora non lo so, lo capirò tra qualche anno. Claudio era il maestro di tutti quelli con cui aveva a che fare: aveva un rapporto con il cinema "fatale", nel bene e nel male. Una grandissima lezione di vita".

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